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Al via “Folkest in Festa” con Renato Borghetti

Spilimbergo (PN) - Ed eccoci finalmente al primo dei quattro giorni della fantastica kermesse conclusiva di Spilimbergo, quattro giorni di grande musica per tutti, gratuitamente, come nella migliore tradizione di Folkest in Festa.

PIAZZA DUOMO

Il palco della piazza del Duomo, alle 21,30, sarà tutto per lui, per quel grande musicista brasiliano che risponde al nome di Renato Borghetti e che l’anno scorso vide il suo concerto negato dal maltempo. Brasiliano di Porto Alegre, ha cominciato a suonare a 10 anni, quando ha ricevuto in regalo la sua prima fisarmonica diatonica. A 15 anni, era già un’attrazione per turisti in un’associazione gaucha e a 16 anni, negli anni Ottanta, iniziava la sua attività come professionista, partecipando a festival regionali nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul. In questi festival Borghetti ha iniziato la sua carriera. Suonava freneticamente, destando grande impressione in coloro che conoscevano la grande difficoltà del suo strumento musicale. Inoltre, essendo un uomo affascinante, alto, di bella presenza e timido, suscitava un certo interesse anche per il suo modo di presentarsi sul palco con il viso sotto quel suo cappello così caratteristico. Il suo primo disco è stato registrato nel 1984. Quando è stato pubblicato nessuno pensava che avrebbe venduto più di mille copie: furono invece più di 100 mila. Alterna i lavori più semplici con momenti di maggiore raffinatezza e accenni verso il jazz e la musica colta e si circonda dai migliori musicisti della regione. Negli anni Ottanta ha collaborato con musicisti famosi come Leon Russel ed Edgar Winter. Partecipa con successo al Free Jazz Festival a Rio de Janeiro, successivamente viene invitato in manifestazioni internazionali in tutto il mondo. Negli anni Novanta suona nel S.O.B. di New York e collabora con l’ Orquestra de Camara de Sao Pedro, e ciò gli permette un nuovo esperimento sonoro che si consoliderà con le esperienze della Ospa (Orquestra Sinfonica de Porto Alegre) e la Orquestra Unisinos. Nel 1991 riceve il premio della Associacao Paulista de Criticos de Arte per il migliore disco dell’anno. Fra il 1995 e 1996, già molto noto, suona in tutto il Brasile, rappresentando il sud del paese nel progetto Brasil Musical, alla pari con personaggi come Paulo Moura, Hermeto Pascoal, Wagner Tiso ed Egberto Gismonti. Comincia a stabilire un ponte consistente con l’Uruguay e l’Argentina, collaborando gli con artisti di questi Paesi. Ha avuto inoltre molto successo nelle tournee europee, registrando e partecipando a progetti con altri artisti. A Folkest si farà accompagnare da Pedro Figueiredo - sax, flauto; Daniel Sá - chitarra semiacustica; Vitor Peixoto – piano.

PIAZZA GARIBALDI
Il palco di piazza Garibaldi vedrà esibirsi di seguito, a partire dalle 21,00, Indovinatoduo, la formazione nata nella primavera del 2002 con l’intento di dare vita ad un insolito progetto musicale, la fusione sonora di violino e percussioni, e ora divenuta trio arricchendosi anche della fisarmonica, che presenta il nuovo disco Passi, edito da Folkest Dischi, e il concerto drammatico Miles in the Dark, la nuova produzione di Music Academy ElektroJazz Combo, con caratteristiche insolite e particolarmente accattivanti. Si tratta non di una mera – per quanto pregevole – esecuzione di brani di o legati ad autori vicini a Miles Davis ma di una specie di drammatizzazione della dimensione musicale attraverso una tensione evocativa particolare, creata, oltre che dalla magia dei temi davisiani, dalla presenza di una proiezione su mega schermo di opere di videoart realizzate in tempo reale dal compositore e videoartista Antonio Della Marina. Si tratterà, dunque, di una full immersion estetica e multisensoriale nell’arte proteiforme, e nelle sue risonanze di uno dei più grandi artisti del Ventesimo secolo. Il compositore, critico, regista e drammaturgo Marco Maria Tosolini, come batterista e pluristrumentista, guiderà l'esibizione del Music Academy ElektroJazz Combo, un gruppo fondato nel 1993 assieme a Vito Leonardo Tritto (pianoforte, tastiere e programmazione del suono), Paolo Viezzi (basso elettrico, direzione musicale) e Lorenzo Marcolina (sax soprano, alto, tenore e clarinetto). Alla formazione storica e attiva sulla scena con importanti partecipazioni e progetti (su Duke Ellington, su musiche colte di autori d’oggi arrangiate con modulistica jazz, sul jazzfunk nella didattica in sinergia con il Teatro dell’Opera di Roma, spesso coordinati dall’associazione Musicologi) si unisce, per questa occasione, un chitarrista elettrico fra i migliori interpreti emergenti della scena europea: Gianluca Sturiale. Il giovane, ma già affermato interprete, è stato ed è collaboratore dei chitarristi Dean Brown e Hiram Bullock. Suggestivo il programma delle musiche che prevede l'esecuzione di pezzi epocali del Davis elettrico e degli autori che con lui collaborarono dal 1980: Cobra (Duke), Big Time, One Phone Call (Street Scene), You're under arrest (Scofield), Time after time - rilettura davisiana del noto pezzo di Hyman e Lauper – Anthropology (in una reinterpretazione della band), Decoy, Splatch, Tutu. Verranno eseguite anche composizioni di musicisti affini come Meeting of the Spirits di John Mc Laughling, A remarke you made di Joe Zawinul, Misterious traveller di Wayne Shorter, Eternal child di Chick Corea. Un intenso tributo, dunque, ai sincretismi della grande musica di matrice afroamericana.

TORRE ORIENTALE
Il palco situato quasi alla fine di corso Roma vede questa sera debuttare a Folkest il Bubesapràvie Duo, un progetto artistico di ricerca e vagabondaggio nella musica di frontiera ricercando la contaminazione, il meticciato, in modo originale ma sempre attento alle fonti cui, di volta in volta, si è andati ad attingere. Nato nel 2002, il duo è risultato vincitore delle selezioni del Centro Italia del concorso Suonare a Folkest 2007. Il repertorio spazia dalle suggestioni del klezmer e della musica popolare Est-Europea (balcanica, in particolare), al nuovo tango argentino, con qualche incursione nell’etno-jazz di Richard Galliano o Dave Douglas. Ne sono protagonisti Nereo Fiori – fisarmonica; Riccardo Marogna - clarinetti. A seguire, una formazione che invece da molti anni è ospite di Folkest: sono iMusicalia, gruppo fondato attorno alla fine degli anni Settanta da ricercatori di musica popolare (i fratelli Amerigo e Marcello Cervo), si è sviluppato grazie all'impegno di generazioni di musicisti e corre ormai verso il traguardo del trentesimo anno di attività. Il progetto originario, mai smentito, prevedeva la ricerca rigorosa dei materiali folklorici della Campania e, più specificamente, del Sannio beneventano e la loro riproposta in chiave spettacolare dei materiali raccolti. Considerato il gruppo più rappresentativo della Benevento musicale di oggi e laboratorio di rilettura della tradizione locale, il cui orizzonte è la musica del presente, iMusicalia sono esponenti di una cultura musicale apprezzata nel nostro Paese e all’estero (sono stati diverse volte anche negli USA), dotati di un rigore intellettuale e artistico con il quale da anni portano avanti un ottimo progetto musicale. La formazione di questa sera: Amerigo Cervo e Marcello Ciervo - voce, chitarra, organetto, mandoloncello, fisarmonica, bouzouki, tammorra a pedale, tammorra, tastiere; Elisabetta Landi - tammorra, darabuka, voce; Mario Parente - trombone, flugelhorn, tastiera; Corrado Ciervo - voce, violino, tammorra, percussioni; Antonella Noviello - voce, castagnette; Rosalidia Ciervo - voce, flauto; Attilio Oliva - violoncello, contrabbasso.

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