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Al Giovanni da Udine entra nel vivo la terza edizione del Viaggio del testo

UDINE – Dopo il talk show d’apertura, condotto da Michele Mirabella, entra nel vivo la terza edizione del Viaggio del testo, il laboratorio di traduzione teatrale ideato dallo stesso Mirabella e dalla professoressa Marisa Sestito (docente di Letteratura inglese all’Università di Udine).

Questo, nel dettaglio, il programma di mercoledì 13 maggio: dalle 10.00 alle 13.00, in Sala Stampa, la prima sessione del laboratorio (dedicato, quest’anno, alla splendida tragedia secentesca inglese Edipo di John Dryden e Nathaniel Lee), dalle 15.30 alle 17.30, in Sala Fantoni, la conversazione di approfondimento con Angela Andrisano (docente di Lingua e Letteratura greca, Università di Ferrara), Gianni Guastella (docente di Lingua e Letteratura latina, Università di Siena) e Franco Maiullari (medico, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta adleriano), dalle 18.00, nell’area d’ascolto allestita da Gervasoni, l’Aperitivo Jazz (in scena il Riccardo Morpurgo Trio: Riccardo Morpurgo, pianoforte, Simone Serafini, contrabbasso, Luca Colussi, batteria), con degustazione di vini gentilmente offerta dalle Aziende Primosic e Midolini. Ricordiamo che il laboratorio è riservato agli iscritti, mentre le conferenze e i concerti si svolgono a ingresso libero.

L’asse portante del Viaggio del testo continua a essere il laboratorio di traduzione – spiega Marisa Sestito – mentre del tutto nuova è la prospettiva offerta dagli incontri di approfondimento tenuti da studiosi ed esperti della materia, dedicati all’esplorazione delle forme del mito. Saranno conversazioni attente al lungo viaggio di Edipo dall’antichità al tempo presente, aperte al rapporto dialogico con i testi grazie agli attori, coprotagonisti anche in questo caso: voci della critica e voci del teatro che permetteranno di tracciare la variegata mappa della persistenza del mito. E ancora: «Proponendo Edipo la prospettiva si dilata, le domande si moltiplicano di fronte alla permanenza del mito e alla metamorfica mobilità del suo riemergere attraverso incessanti rivisitazioni. E allora Edipo testimone del tempo poiché è nella sua ricerca che la nostra continua a specchiarsi: poiché non di un tempo ma del tempo è il desiderio di determinare la vita e controllare il destino; e comune è il turbamento dell’incontro con l’altro, la domanda su Dio, il dolore per l’ingiustizia, la necessità di sapere. Edipo, dunque, come segno di un cammino difficile e condiviso, che porta a lacerare il velo dell’apparenza e a vedere, dietro occhi ciechi, la verità. Passando di tempo in tempo, di testo in testo, il testimone.

 

Info: tel. 0432248418

www.teatroudine.it