Al Giovanni da Udine ultimo appuntamento con Viaggio del testo

UDINE – Ultimo appuntamento, al Nuovo, con Viaggio del testo, il laboratorio di traduzione teatrale ideato da Michele Mirabella (Sovrintendente e Direttore artistico del “Giovanni da Udine”) e dalla professoressa Marisa Sestito (docente di Letteratura inglese all’Università di Udine).

Questo, nel dettaglio, il programma di sabato 16 maggio: alle 17.00, in Sala Grande, la mise en espace dei testi tradotti durante il laboratorio (a cura di Massimo Somaglino e Marzia Dal Fabbro); a seguire, sempre in Sala Grande, l’azione scenica Enigma, il teatro della Sfinge, interpretata dagli stessi Somaglino e Dal Fabbro (su testo di Stefano Bartezzaghi) e introdotta da Monica Centanni (docente di Archeologia classica all’Università di Venezia). Un progetto Variazioni sul mito prodotto dall’Associazione culturale Engramma – Centro studi classicA/IUAV di Venezia; alle 18.30, nell’area d’ascolto allestita da Gervasoni, l’Aperitivo Jazz (in scena lo scintillante Mocambo Swing Quartet: Matteo Sgobino, voce e chitarra acustica, Alan Malusà Magno, chitarra acustica e classica, Flavio Davanzo, tromba e sordine, Alessandro Turchet, contrabbasso) con degustazione di vini gentilmente offerta dall’Azienda Midolini. Ricordiamo che i tre appuntamenti si svolgeranno a ingresso libero.

 

Il Viaggio del testo, che nelle passate edizioni aveva esplorato le forme del potere e della rivolta grazie a Shakespeare e quelle del libertinaggio e della seduzione grazie a Etherege, ha approfondito quest’anno – l’Edipo di John Dryden e Nathaniel Lee: un tema grazie a cui la prospettiva si dilata – come ha spiegato Marisa Sestito – e le domande si moltiplicano di fronte alla permanenza del mito e alla metamorfica mobilità del suo riemergere attraverso incessanti rivisitazioni. E allora Edipo testimone del tempo poiché è nella sua ricerca che la nostra continua a specchiarsi: poiché non di un tempo ma del tempo è il desiderio di determinare la vita e controllare il destino; e comune è il turbamento dell’incontro con l’altro, la domanda su Dio, il dolore per l’ingiustizia, la necessità di sapere. Edipo, dunque, come segno di un cammino difficile e condiviso, che porta a lacerare il velo dell’apparenza e a vedere, dietro occhi ciechi, la verità. Passando di tempo in tempo, di testo in testo, il testimone.

Info: tel. 0432248418

www.teatroudine.it