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Al via la nuova Stagione Sinfonica del Teatro Verdi di Trieste

Classica
[img_assist|nid=23572|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE – Prende il via venerdì 11 settembre la Stagione Sinfonica del Teatro Verdi di Trieste Con l’esecuzione del primo concerto con replica il giorno successivo, sabato 12 settembre. Protagonista al pianoforte il russo Kirill Gerstein che,  accompagnato dall’Orchestra del Verdi diretta dal M° Korstein  eseguirà pagine di Mendelssohn e Caikovskij. Il  programma inaugurale si apre con Le Ebridi op.26 di Felix Mendelssohn Bartoldy, in prima esecuzione assoluta per il Teatro Verdi. L’ouverture, nota anche come La grotta di Fingal, scritta da Mendelssohn fra il 1830 e il 1832 e considerata da Wagner una delle più belle creazioni musicali che possediamo, trae spunto dal ciclo dei Canti di Ossian (in realtà geniali falsificazioni operate del poeta scozzese James MacPherson) e dalle suggestioni derivate dalle scene marine e paesaggistiche che Mendelssohn vide  nel 1829 in occasione di  un viaggio in Gran Bretagna comprendente anche una tappa nell’arcipelago scozzese. L’aspetto più affascinante di questa partitura, come rileva il biografo mendelssohniano Eric Werner, è la sensazione di spazio vuoto e misterioso in cui  l’impressione  del mare in movimento è offerta dalla  ricchissima modulazione  ritmica e  colore continuamente mutevole che la contraddistinguono. Seguirà l’esecuzione del famoso Concerto n.1 op. 23 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra  di ?aikovskij, scritto  nel 1874 ed eseguito  per la prima volta a Boston nel 1875 sotto la direzione di Hans von Bülow, pianista e direttore d’orchestra a cui è anche dedicato. Il movimento più noto di tutto il Concerto, che prende ispirazione dal folklore russo, è l’introduzione iniziale (Allegro non troppo  e molto maestoso) impostata su una ampia melodia affidata agli archi  e  sostenuta dal pianoforte strumento  protagonista di tutta la composizione.  Nella seconda parte del concerto sarà eseguita la Sinfonia n.3 op. 56 in la minore “Scozzese”, terza, in ordine di pubblicazione, delle cinque maggiori sinfonie di Felix Mendelssohn Bartoldy Anche la concezione della Sinfonia “Scozzese” che segue l’ouverture risale allo stesso viaggio del 1829 che ha[img_assist|nid=23573|title=|desc=|link=none|align=right|width=429|height=640] ispirato le Ebridi ed è ricca di spunti tratti dalle sue composizioni e opere giovanili. Iniziata quasi contemporaneamente alla “Italiana” e alla  “Riforma”  intorno al 1829-30,   l’elaborazione di questa Sinfonia occupò  molti anni, come quasi tutte le più importanti opere mendelssohniane,  fino al 1842 quando fu eseguita per la prima volta al Gewandhaus di Lipsia, diretta dall’autore stesso. La Sinfonia deve il suo nome a una visita ad Edimburgo dell’autore che rimase molto colpito dal Holyrood Palace, la cappella dove fu incoronata Maria Stuarda. Sostanzialmente articolata secondo la forma classica, ma stretta in unità secondo le indicazioni di Mendelssohn - che prescriveva una esecuzione senza pause per non interromperne la continuità formale ed espressiva -, la “Scozzese” è considerata il capolavoro sinfonico del compositore tedesco ma anche una delle pagine più vicine all’estetica del Romanticismo che il maestro amburghese ci abbia lasciato in eredità. Pathos ed eccitazione, ampiezza di respiro e grande senso del chiaroscuro si accompagnano infatti alla consueta eleganza e squisitezza formale. La “Scozzese” esercita sempre sul pubblico una grande attrattiva per la sua profonda unità stilistica  sia pure nelle diverse atmosfere espressive che vi figurano  fra cui il richiamo a musiche popolari scozzesi che la caratterizza tutta fino al finale un Allegro maestoso assai di carattere trionfale che la conclude  in una sorta di apoteosi. Sul podio il M° Gérard Korsten, di cui si ricorda la recente prestigiosa direzione della Fille du Regiment al “Verdi”. Solista al pianoforte il russo Kirill Gerstein, vincitore del Primo Premio al Concorso “A. Rubinstein” di Tel Aviv (2001) che gli ha aperto una carriera internazionale. Gerstein è impegnato anche nel campo della  musica da camera per diversi  progetti al Festival di Salisburgo 2008 assieme a András Schiff e  per la recente collaborazione  con la prestigiosa Musikhochschule di Stoccarda. Continua intanto la campagna abbonamenti alla Stagione Sinfonica del Teatro “Verdi” di Trieste e la vendita al botteghino che prevede  nuove promozioni  per i giovani  - in particolare i biglietti a 5.00 € per gli Under 26 anni, estesi agli adulti accompagnatori per gli Under 17. Durante l’esecuzione dei concerti sinfonici,  sia serali che pomeridiani,  i bambini degli spettatori possono usufruire, su prenotazione, di  uno spazio ricreativo custodito e gratuito  all’interno del Teatro Verdi. Stagione Sinfonica 2009-2010 Venerdì 11 settembre 2009, ore 20.30 e sabato 12 settembre 2009, ore 18.00 Teatro Lirico Giuseppe Verdi - TRIESTE L’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste diretta da Gerard Korsten con Kirill Gerstein: pianoforte esegue F. Mendelssohn, Ouverture “La grotta di Fingal” F. Mendelssohn, Terza sinfonia P.I. Caikovskij, Concerto op.23 per pianoforte e orchestra Info: Biglietteria del Teatro Verdi n. verde 800 090373 www.teatroverdi-trieste.com