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Apre alla Fiera di Verona Job&Orienta 2008, la più importante manifestazione dedicata all’orientamento e la formazione

InFormazione

VERONA - Nello scenario disegnato dai dati del Rapporto ISFOL 2008 sulla formazione e il lavoro in Italia, presentato proprio stamattina a Roma, si apre domani giovedì 20 novembre la XVIII edizione di JOB&Orienta, la mostra convegno dedicata all’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, alla Fiera di Verona fino a sabato 22.

Un anno, quello appena trascorso e indagato da Isfol, in cui la crescita dei livelli occupazionali è proseguita, sebbene con ritmi più contenuti rispetto al passato (+1% nel 2007 rispetto all’anno precedente, contro l’1,7% del 2006), raggiungendo i 23 milioni 222 mila occupati, massimo storico dal 1992. Ma il tasso di occupazione nazionale (58,7%) resta però inferiore alla media dei Paesi UE (65,4%) e rimane ancora lontano dagli obiettivi di Lisbona.

Sul fronte formazione aumenta il grado di qualificazione della popolazione italiana e, al tempo stesso, dei lavoratori, grazie anche agli importanti interventi e alle politiche di formazione continua: per la prima volta in Italia, la quota di forza lavoro che ha almeno un titolo di scuola secondaria superiore ha raggiunto il 60%, mentre la percentuale in possesso di un titolo universitario è salita al 15,7%, con un incremento annuo di sette decimi di punto. La formazione professionale regionale raggiunge il suo massimo storico in termini di allievi formati, ma nel Nord Italia si realizzano il doppio dei corsi che nel resto del Paese.

Come non collocare questi dati nella difficile fase economica e sociale che il nostro Paese sta attraversando? In questo contesto complessivo, JOB&Orienta coglie la sfida proponendo proprio i temi caldissimi dell’istruzione e della formazione come leve cruciali per difendere la nostra economia e far ripartire lo sviluppo del nostro Paese.

Il Salone apre domani affrontando al mattino la questione della riforma dell’istruzione tecnica e professionale (convegno “Istruzione: la riforma continua”, promosso da Ministero dell’Istruzione, ore 10.00, Auditorium Verdi). Ad Alberto De Toni, presidente della Commissione per il riordino degli istituti tecnici e professionali, il compito di presentare per la prima volta al pubblico il documento, steso dal team di esperti da lui guidato e nominato dall’ex ministro Fioroni, chiuso proprio negli scorsi giorni dopo quasi un anno di lavoro. Su questo testo si baserà il Regolamento sugli istituti tecnici e professionali che il ministro Mariastella Gelmini emanerà nelle prossime settimane. Sul documento fondamentale si confronterà una nutrita rosa di referenti politici e tecnici: a JOB accanto a De Toni, Gianfelice Rocca, vicepresidente Confindustria per l’Education, Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, Elena Donazzan, assessore alle Politiche dell’Istruzione e della Formazione della Regione Veneto. A tracciare le linee guida politiche e a tessere le conclusioni del convegno sarà Valentina Aprea, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che nel ruolo di sottosegretario dal 2001 al 2005 aveva seguito tutto il dibattito riguardo questo ambito della riforma dell’istruzione e ora segue l’iter del piano programmatico a cui sono collegati i regolamenti riguardanti la scuola secondaria.

La riforma dell’istruzione tecnica e professionale entrerà in vigore dall’anno scolastico 2009-2010 e mira, tra le altre cose, a ridurre il numero degli indirizzi scolastici superandone la frammentazione, rendendo anche più efficienti i servizi di istruzione e più efficace l’utilizzo delle risorse. Servirà pure a dare indicazioni chiare ai giovani e alle famiglie in tema di orientamento, sulla base dei reali fabbisogni delle imprese nei diversi territori: occorre infatti imparare a scegliere, guardando certo alle capacità e attitudini, ma anche alle possibilità concrete di lavoro. La riorganizzazione risponde poi alle esigenze delle imprese - stando alle proiezioni del Rapporto Excelsior 2008 sono 156.000 i diplomati tecnici e professionali disponibili sul mercato contro i 230.000 richiesti dalle aziende -, imprese che chiedono l’ammodernamento di indirizzi e programmi scolastici per far conoscere ai ragazzi il mondo del lavoro e le sue esigenze, anche attraverso un potenziamento delle attività di laboratorio, stage e tirocinio. Tutti aspetti previsti dal documento di riordino.

Di rapporto tra mondo della scuola e mondo del lavoro si parlerà a JOB nel convegno di domani pomeriggio promosso dal Ministero dell’Istruzione e dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto: “Formiamo talenti, firmiamo made in Italy” (Auditorium Verdi, ore 15.00), un appuntamento per mettere in risalto le eccellenze della scuola italiana e le progettualità innovative di successo soprattutto rispetto ai percorsi di alternanza scuola/lavoro. Saranno proprio gli studenti a raccontare ai coetanei il successo delle loro esperienze; accanto a loro anche i vincitori del IV Premio Unioncamere “Scuola, creatività e innovazione”, un’iniziativa che mira a valorizzare i “talenti”della scuola italiana.

E il “Made in Italy” rimarrà al centro di questa edizione di JOB perché anche in periodo di crisi il prodotto-Italia continua a dimostrarsi una strategia che paga. Un marchio di qualità che non contraddistingue solo il prodotto finale, ma caratterizza piuttosto ogni anello della filiera di produzione, dalla formazione al lavoro appunto. Con la consapevolezza che i due mondi per crescere hanno bisogno di modelli coerenti e in dialogo tra loro.

È sulla qualità, infatti, che puntano le imprese italiane per continuare a rimanere competitive: questo uno dei messaggi che ritornerà con più frequenza in questa XVIII edizione di JOB. Qualità che deve essere anche la parola d’ordine del sistema istruzione/formazione, perché è sulla promozione del capitale umano che bisogna spingere se si vuole rendere più forte il Paese.

Proprio di crescita della domanda di qualificazione iniziale dei possibili nuovi occupati da parte delle imprese parlano i risultati della lettura delle proiezioni Excelsior sugli sbocchi professionali dei diplomati e dei laureati nelle imprese italiane, che Unioncamere realizza anche quest’anno appositamente per JOB&Orienta (ore 14.30, Sala Vivaldi); durante il convegno verranno anche illustrati i principali risultati veneti del Rapporto Excelsior 2008, non ancora presentati per questa regione.

Formazione, lavoro e made in Italy continueranno a essere centrali nella giornata di venerdì 21 novembre, in cui si rifletterà di competenze e deleghe regionali in tema di istruzione e formazione professionale riunendo intorno a uno stesso tavolo le voci di assessori di diverse regioni d’Italia.

Il dibattito legato all’attuazione del titolo V della Costituzione tornerà centrale non solo per lo sviluppo del segmento dell’istruzione professionale, ma anche in materia di autonomia della scuola: fra esigenze di omogeneità e di qualità del sistema scolastico, vocazioni dei singoli territori e autonomia scolastica come espressione della libertà di istruzione del cittadino.

Ma autonomia e distribuzione delle risorse si legano inevitabilmente al nodo cruciale della qualità e della valutazione, una valutazione che deve riguardare il sistema, la dirigenza scolastica e la docenza.