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Ultimi giorni per visitare Il Settecento a Verona al Palazzo della Gran Guardia

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VERONA - Ultimi giorni per visitare Il Settecento a Verona al Palazzo della Gran Guardia. La rassegna è aperta fino al 9 aprile, inclusi i giorni di Pasqua e di Pasquetta.

Venerdì 6 aprile, ultimo venerdì di mostra, il Tiepolo e i suoi contemporanei accoglieranno il pubblico sino alle 21.00 (chiusura biglietteria 20.15) con ingresso ridotto a euro 4,00 a partire dalle 18.15 e viste guidate gratuite alle 18.30, 19.00 e 19.45 (prenotazione obbligatoria: Aster, tel. 045.8036353, lun - ven 9.00-13.00 / 14.00-16.00).
Guide preparate accompagneranno il pubblico all'interno delle sale espositive suggerendo percorsi, chiavi di lettura e approfondimenti sui protagonisti della fulgida produzione artistica della città scaligera del XVIII secolo.

La mostra, curata da Fabrizio Magani, Paola Marini e Andrea Tomezzoli, è incentrata sulle peculiarità che la cultura e la tradizione pittorica assunsero nel Settecento a Verona, città che riuscì a mantenere sempre autonomia e originalità rispetto alle correnti dominanti nella vicina Venezia.
Ampio spazio sarà dedicato a due importanti artisti veronesi: Pietro Antonio Rotari, definito il "pittore della corte russa" per aver lavorato a lungo a servizio degli zar e dell'imperatrice Elisabetta, e Giambettino Cignaroli, fondatore dell'Accademia di Pittura che porta il suo nome. I due furono emblemi di un classicismo di grande innovazione e modernità che, grazie al patrocinio di un altro grande veronese, Scipione Maffei, ha dominato la pittura dell'intero secolo.
Le sezioni della mostra daranno conto anche della ricchezza e della varietà dei risultati conseguiti a Verona nell'età dei Lumi, nonché della rete di committenti prestigiosi - anche internazionali (del calibro di Stanislao Augusto Poniatowsky di Polonia, dei principi di Sassonia, di Clemente Augusto di Baviera o Carlo Firmian, plenipotenziario di Maria Teresa) - che richiesero opere veronesi.

Nell'esposizione avrà un posto speciale la sezione dedicata ai vedutisti come Bernardo Bellotto, così come il nucleo di opere realizzate per la città scaligera da Giambattista e Giandomenico Tiepolo. Con modalità assolutamente innovative, grazie all'ausilio delle nuove tecnologie, il pubblico avrà il privilegio esclusivo di scoprire il lavoro di recupero che ha portato alla restituzione virtuale del soffitto dipinto da Giambattista Tiepolo per Palazzo Canossa a Verona, andato in parte distrutto al termine della seconda guerra mondiale.
La mostra sarà integrata da itinerari che guideranno il visitatore alla scoperta, da un lato, di opere d'arte sacra conservate nelle chiese di Verona, dall'altro, di straordinari interventi pittorici realizzati per palazzi e ville signorili della città e della provincia che sveleranno il secolo d'oro della decorazione delle ville venete.

Dal 26 novembre 2011 al 9 aprile 2012

Palazzo della Gran Guardia, Piazza Bra - VERONA

Il Settecento a Verona. Tiepolo, Cignaroli, Rotari. La nobiltà della pittura

A cura di Fabrizio Magani, Paola Marini e Andrea Tomezzoli

Orario: lun. - dom. 9.30 alle 19.30; 31 dicembre 9.30 - 18.00; 1 gennaio 13.30 - 19.30; 25 dicembre chiusura

Biglietti: intero 10,00 euro, ridotto 8,00 euro

Mostra realizzata da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, l'Università degli Studi di Verona, l'Università degli Studi di Padova, la Fondazione Ermitage Italia.
Contribuiscono: Regione Veneto, Fondazione Cariverona, Agsm, Banco Popolare di Verona, Camera di Commercio di Verona - Winetop, Fondazione Masi, Inner Wheel Distretto 206 Italia, Rotary Distretto 2050 e 2060. Collaborano: Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Verona, Amici di Castelvecchio e dei Civici Musei d'Arte di Verona.

Info: Scuole Aster

tel . 045 80 36 353 / 045 59 71 40

www.settecentoaverona.it

Nelle immagini: Pietro Antonio Rotari, Testa di fanciulla, collezione privata