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Assassins, quando l'omicidio politico diventa musical

Musical
[img_assist|nid=4559|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Assassins di Stephen Sondheim è il secondo appuntamento della rassegna Altrimusical alla Sala Bartoli, organizzata in collaborazione con la Bernstein School of Musical Theatre diretta da Shawna Farrell: una nuova iniziativa del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia che porta in scena a Trieste – nel corso della stagione – tre capolavori del genere (Assassins e Into the Woods, oltre al già applaudito Ragtime) mai visti prima in Italia, in una preziosa edizione “acustica” (senza amplificazione) e con musica dal vivo. Gli spettacoli sono stati presentati la stagione scorsa in occasione dei saggi periodici svolti dalla Scuola Bernstein – che sta sfornando i migliori talenti che nelle ultime stagioni si impongono sul palcoscenico del teatro musicale – e saranno interpretati dagli allievi già diplomati e da quelli che attualmente frequentano il terzo anno. Gli Stati Uniti d’America hanno dovuto convivere con la paura dell’assassinio politico fin dal 1835, quando un imbianchino impazzito tentò di assassinare il Presidente Andrew Jackson. A questa lunga scia di sangue si è ispirato per comporre Assassins Stephen Sondheim, uno dei più importanti e raffinati autori di musical. Sondheim ha composto le musiche anche di Sweeney Todd, Company, Follies, ed è molto celebre nel mondo anglossassone (i suoi musical vengono allestiti addirittura nei teatri lirici) ma in Italia assai poco conosciuto. I protagonisti di questo musical insolito e spiazzante sono i nove personaggi che commisero (o tentarono di commettere) un assassinio politico in America attraverso un periodo di due secoli. Il primo allestimento di Assassins aprì al teatro off-Broadway Playwright Horizons il 27 gennaio 1991, diretto da Jerry Zaks.Lo spettacolo arrivò a Broadway solo nel 2003 (dopo un rinvio di qualche anno dovuto all’impatto psicologico degli attentati dell’11 settembre), in un allestimento applauditissimo dalla critica e che ottenne ben 5 Tony Award, tra cui quello per il miglior revival di un musical, quello per la miglior regia (Joe Mantello) e quello per il miglior attore protagonista (Michael Cerveris). Assassins possiede una forte continuità tematica con Ragtime, il[img_assist|nid=4559|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=640] musical messo in scena con successo dagli allievi della scuola bolognese nel dicembre scorso: entrambi gli spettacoli ritraggono degli spaccati di storia americana - a testimonianza che il musical può affrontare non solo storie tutte lustrini e cotillons, ma anche argomenti ben più seri e impegnativi dal punto di vista drammaturgico - e in tutti e due i copioni sono presenti personaggi storici realmente esistiti (l’agitatrice anarchica paladina del femminismo di Emma Goldman è addirittura presente in entrambi i musical). All’alzarsi del sipario, abbattute le barriere del tempo e dello spazio, gli Assassins si incontrano, commiserano a vicenda e spiegano il loro gesto con orgoglio, dolore e umorismo nero, divenendo un coro di individui accomunati dalle loro azioni e dalle loro tormentate motivazioni.Il pubblico assiste al male che connette con il male, mentre viene coinvolto e continuamente spiazzato dal ritmo e dal tono dello spettacolo. Gli assassini così acquistano una identità collettiva, e divengono la personificazione dell’altra faccia del Sogno Americano, un sogno all’incontrario nel quale chiunque può diventare, piuttosto che un presidente, l’assassino di un presidente. Invece di ritrarre gli assassini come aberrazioni al margine della società, Stephen Sondheim e John Wiedman (autore del libretto) li vedono come vittime delle grandi aspettative e promesse della nostra cultura, e come discepoli di un sogno americano “diverso”. In Assassins, i nove personaggi principali cantano Un Altro Inno Nazionale (Another National Anthem) proprio perchè si sentono esclusi dai contesti patriottici e autocelebrativi nei quali si è soliti cantare il vero inno. Mentre il pubblico viene attirato nelle folli complessità delle menti degli assassini, è costretto a riconoscere fino a che punto la violenza sia divenuta un luogo comune nella vita di tutti i giorni. Come scrisse il critico Frank Rich nella sua recensione sul New York Times c’è una zona d’ombra in America. Un’America avvelenata di chi non possiede nulla, che deve essere riconosciuta dalla maggioranza prosperosa, se vogliamo comprendere e finalmente sconfiggere la violenza che caratterizza la nostra storia. Assassins è un’opera di teatro viscerale, brutale e offensiva, esaltante e terrificante al contempo. Fin dal momento in cui ascoltiamo Hail to the Chief (letteralmente Saluto al Capo, marcia militare tradizionale americana che accompagna le apparizioni presidenziali) in tre quarti – il tempo sbagliato – sappiamo che le cose sono fuori posto. Questa non è l’America tranquilla e relativamente sicura a cui siamo abituati. Questa è un’America in cui è possibile benissimo smarrire la strada. Spaventosamente, questa è anche l’America reale, un’America di cui il mondo scopre l’esistenza solo quando l’uragano Katrina sommerge una città e ne fa emergere le contraddizioni. Il musical di Sondheim, su libretto di John Weidman, si avvarrà della regia e della direzione musicale di Shawna Farrell (assistita per la musica da Vincenzo Li Causi). Impegnata nella partitura sarà Maria Galantino (pianoforte). Hanno collaborato con la regista Andrea Ascari (traduzione), Francesca Mura (assistente alla regia), Francesca Taverni per le coreografia della Ballad  of Czolgosz, Marcello Fanni per le luci.        Nel cast applaudiremo Caterina Praderio/Ildy Schiavoncini (Proprietor),  Giorgio Borghes (Leon Czolgosz),  Nicola Casadei (John Hinckley), Mattia Lanteri (Charles Guiteau), Ferdinando Schiavone (Giuseppe  Zangara), Alex Fabbri (Samuel Byck), Emanuela Fontana/ Caterina Donzelli (Lynette ‘Squeeky’ Fromme), Giulia Marangoni/Claudia Dell’Utri (Sarah Jane Moore), Fabio Vagnarelli (John Wilkes Booth), Luca Masselli/Alessandro Brachetti (Balladeer), Sara Monzali/Elena Nuvolone (Emma Goldman), Luca Masselli/Alessandro Brachetti (Lee Harvey Oswald). Come tutti gli spettacoli della rassegna AltriMusical anche Regtime alla Sala Bartoli sarà eseguito in lingua originale, mentre le parti discorsive saranno interpretate in italiano. Per consentire al pubblico di seguire al meglio lo spettacolo saranno disponibili i testi delle canzoni in italiano. Sabato 10 marzo 2007, ore 21:00Domenica 11 marzo, ore 16:00 Politeama Rossetti - TRIESTE Assassins di Stephen Sondheim Il prezzo dei biglietti è di 15 € (interi) e 12,50 € (ridotti) . I ridotti sono riservati ai giovani e agli abbonati del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia. Info: tel. 0403593511 www.ilrossetti.it