PORDENONE - César Brie, inaugurerà con il suo capolavoro targato ’90, Il Mare in Tasca, da lui stesso scritto e diretto, giovedì 20 gennaio alle ore 20:45, all’Auditorium Concordia di Pordenone la rassegna Segnali de L’Arlecchino Errante.
Arriva a Pordenone all’Auditorium Concordia un personaggio che davvero non poteva continuare a mancare, non solo nel “curriculum” degli appassionati di teatro della nostra Città e provincia, ma anche nel novero delle proposte non esclusivamente per addetti ai lavori che anzi con la loro “forza” e umanità sono capaci di contagiare al teatro chi ne fosse ancora diffidente. Un artista genuino e originale, un testimone d.o.c. della ricerca teatrale internazionale, da lui coniugata tra l’altro con molta attenzione alla sua accesibilità popolare e transgenerazionale. Si tratta di César Brie, un argentino dalla vita avventurosa e apolide, membro dagli anni ’70 ai ’90 di alcune delle più importanti formazioni d’avanguardia europee (per citarne solo un paio la Comuna Baires e l’Odin Teatret di Eugenio Barba) e fondatore, alle soglie del nuovo millennio, di una sperimentazione particolarissima in Bolivia con un gruppo da lui fondato, chiamato Teatro de Los Andes, a cui pubblico e critica dedicano comunemente addirittura più di un posto di rilievo nella ideale classifica delle migliori opere teatrali dell’ultimo decennio.
L’impianto letterario del testo, in cui si respirano echi del migliore dna fantasioso sudamericano, parte dall’artificio di un attore che, svegliatosi, scopre di essere stato trasformato in un prete. L’azione si sviluppa tutta nella stanza del prete dietro la sagrestia. Il tema della storia è l’amore. Questo tema permette all’autore di rivedere in chiave universale la sua esistenza storica, ed il personaggio del prete permette all’attore di dialogare con Dio, nel quale tra l’altro dichiara di non credere. C’è poi un pubblico fittizio, rappresentato sulla scena, che permette al sacerdote di rivolgersi al pubblico reale senza confonderlo con il suo gregge. Quello che succede, che Brie definisce un’autobiografia scenica, ovvero falsa, permette infine al pubblico vero di interrogarsi indisturbato sulla propria biografia. Tutto questo intrigante gioco di specchi è giocato con un’eleganza e un’ironia di altissima qualità, e riesce s strappare più di qualche risata pur nel contesto di una argomentazione molto profonda e poetica. Del resto, quella che gli ammiratori di tutto il mondo definiscono l’arte di Cesar Brie è proverbiale; è un autore-attore-regista dal tocco magico: tutto gli riesce alla perfezione sulla base di un senso poco comune della necessità e della misura.
Lo spettacolo inaugura una nuova modalità di presenza della Scuola Sperimentale dell’Attore all’Auditorium Concordia: una rassegna di appuntamenti mensili, gestita in coedizione con la Provincia di Pordenone, che si chiama Segnali de L’Arlecchino Errante per annunciare una presenza anche invernale del festival “L’Arlecchino Errante” che si svolge a settembre. Come noto L’Arlecchino Errante si occupa di sottolineare la consapevolezza e la trasmissibilità poetica, tecnica e linguistica delle tradizioni e delle avanguardie teatrali di tutto il mondo. Con questo intento, a fianco degli spettacoli, nella sede della Scuola Sperimentale dell’Attore, verranno realizzati seminari ed incontri. César Brie dunque condurrà un seminario nei giorni successivi allo spettacolo e un incontro pubblico, con la proiezione di un documentario da lui realizzato in Bolivia, sabato sera 22 gennaio (ingresso libero).
Segnali de L’Arlecchino Errante
Giovedì 20 gennaio 2011, ore 20:45
Auditorium Concordia - PORDENONE
Il Mare in Tasca
scenografia, testo, regia e recitazione di César Brie
Biglietti: interi 10 €, ridotti 8 €
Info: L’Arlecchino Errante
tel. 0434520074