TREVISO - Mercoledì 13 marzo 2013, con la proiezione del film Il grido di Michelangelo Antonioni, prosegue, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, il secondo ciclo, Schermi fluviali, della rassegna cinematografica Paesaggi che cambiano, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche con la cura di Luciano Morbiato (esperto di storia e critica cinematografica) e Simonetta Zanon (paesaggista).
Guardando il film, non si sa se considerare la piattezza del paesaggio del delta del Po, ritratto pochi anni dopo l’alluvione del 1951, una forma di indifferenza o di partecipazione al disagio del protagonista che attraversa un paese di argini nudi e lunghe piantate, di piazze con la chiesa sul fondo e di fabbriche monumentali, per arrivare a una tragica conclusione.
L’intervallo “operaio” nella filmografia di Antonioni conferma la capacità del regista di scoprire contraddizioni e nervi scoperti negli individui prescindendo dall’appartenenza di classe: il vagabondaggio di Aldo sottolinea l’impossibilità di fermarsi, di scegliere una compagna, un’alleata tra le donne, che pure rappresentano non occasioni intercambiabili, ma una gamma di personalità diverse.
Prima di arrivare al “grido” che suggella la fine (negativa) della ricerca, ci sono episodi (“nodi”) che provano a spezzare, senza riuscirci, la linea continua e deprimente dell’argine, come la festa da ballo o la gara di motoscafi, senza contare la presenza sulla strada della bambina, la figlia Rosina, che è testimone e vittima.
Nell’occasione sarà proiettato anche il documentario Gente del Po (durata 10’, 1943), opera prima di Antonioni ed emblema del neorealismo, girato a Porto Tolle e dintorni, negli stessi luoghi in cui Luchino Visconti, l’anno prima, aveva realizzato Ossessione.
Paesaggi che cambiano - Schermi fluviali
rassegna cinematografica dedicata ad Andrea Zanzotto
Mercoledì 13 marzo 2013, ore 21:00
Auditorium degli Spazi Bomben - TREVISO
Proiezione del film Il grido di Michelangelo Antonioni (110’, 1957, Italia)
Bigllietti: ingresso unico 4 euro
Info: Fondazione Benetton studi Ricerche
tel. 0422.5121
fbsr@fbsr.it
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