UDINE - Nell’attesa che Marco Bellocchio incontri il pubblico de Lo Sguardo dei Maestri XIV, la rassegna porta sul grande schermo,da martedì 21 febbraio, L’ora di religione (Il sorriso di mia madre), straordinario giallo dell’anima ricco di suspense con Sergio Castellitto, e Nel nome del padre, violento terzo lungometraggio dell’autore, manifesto di ribellione giovanile.
Il nuovo appuntamento, è in programma martedì 21 febbraio al Visionario di Udine (dalle ore 19.45, biglietto unico per la serata), mercoledì 22 al Teatro Miela di Trieste (dalle ore 19.00) e giovedì 23 a Cinemazero di Pordenone (dalle ore 19.00)
L’ora di religione (Il sorriso di mia madre) datato 2002 è la storia di un uomo (Castellitto) sorpreso da una passato che ritorna. Si chiama Ernesto Picciafuoco, è un illustratore per bambini ed è ateo da sempre. Ha una personalità tormentata e un figlio che desidera frequentare l’ora di religione a scuola. Quando scopre, fatto clamoroso, che la propria madre sarà beatificata, cadrà in una crisi profonda. Con L’ora di religione Bellocchio penetra l'animo umano con un rigore e una perfezione della forma che non hanno eguali. Considerato dalla critica straordinariamente riuscito (Nepoti, 2002), il film suscita sgomento e inquietudine. Vincitore di tre Nastri d’Argento e un David, L’ora di religione è un’opera intima e politica sulla resistenza in solitudine e contro il conformismo sociale, dove “la passione civile per la libertà di pensiero convive con l’esplorazione dell’anima” (De Giusti).
Nel nome del padre (1972) è il terzo lungometraggio di Marco Bellocchio e l'opera che dopo I pugni in tasca e La Cina è vicina manifesta con furore lo spirito ribelle del regista di Piacenza. Le vicende si svolgono nel 1958, anno in cui muore il papa accusato di indulgenza durante la Shoah, Pio XII. L’irrequieto Angelo viene spedito in un collegio. Incontrerà studenti repressi e sacerdoti severi. Ben presto la sua ribellione alle regole contagia tutti gli altri ragazzi. Violento e colmo di insofferenza verso le istituzioni “repressive”, Nel nome del padre è stato ripreso da Bellocchio quarant’anni dopo. Il risultato è un anomalo “director’s cut”, con quindici minuti in meno rispetto all’originale e un alleggerimento della “pesantezza ideologica” (Bellocchio).
Dal 7 febbraio al 15 marzo 2012
Lo Sguardo dei Maestri 2011/2011 - XIV edizione Marco Bellocchio. L’inquietudine di un sogno
a cura di Denis Brotto e Farah Polato
Martedì 21 febbraio 2012, ore 19.45 e ore 21:45
Cinema Visionario, Via Asquini 33 - UDINE
Mercoledì 22 febbraio 2012, ore 19.00 e ore 21:30
Teatro Miela, Piazza Duca degli Abruzzi, 3 - TRIESTE
Giovedì 23 gennaio 2011, ore 19:00 e ore 21:00
Cinemazero, Piazza Maestri del Lavoro 3 - PORDENONE
L’ora di religione (Il sorriso di mia madre, 2001, I)
Nel nome del padre (1972, I)
Info: Cec Udine
tel. 0432299545
Cinemazero Pordenone
tel. 0434520527
La cappella underground
tel. 040365119