PORDENONE – E’ il grande autore inglese Martin Amis, arguto e corrosivo critico del conformismo sociale, considerato la migliore penna della prosa inglese, il vincitore del Premio FriulAdria La storia in un romanzo edizione 2013, giunto alla sua 6^ edizione, promosso dal festival pordenonelegge di Pordenone con il festival èStoria di Gorizia, su impulso di Banca Popolare FriulAdria-Crédit Agricole, che sostiene da tempo entrambe le manifestazioni.
Dopo Arturo Peréz-Reverte, Abraham Yehoshua, Art Spiegelman, Alessandro Baricco, Ian McEwan, il viene quest’anno assegnato a uno scrittore che ha spesso incrociato il suo percorso letterario con la storia, attraverso ritratti memorabili e feroci come quello di Stalin, Koba il Terribile, e critiche ragionate e caustiche ai vari “ismi” che hanno caratterizzato sanguinosamente il Novecento.
L’autore sarà a Pordenone sabato 21 settembre, e subito dopo la premiazione terrà un incontro per il pubblico del festival incentrato sul nuovo libro Lionel Asbo. Lo stato dell'Inghilterra, in uscita proprio in quei giorni, a pordenonelegge 2013 in prima nazionale.
Pordenonelegge.it, la Festa del Libro con gli Autori, è in programma quest’anno da mercoledì 18 a domenica 22 settembre, come sempre nel centro storico di Pordenone, dove una trentina di suggestive location ospiteranno oltre 250 protagonisti italiani e stranieri (scrittori, editori, giornalisti, filosofi, sociologi, artisti, scienziati …), chiamati a confrontarsi in centinaia di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, anteprime editoriali, degustazioni, percorsi espositivi e spettacoli.
Il fecondo intreccio tra storia e narrazione unisce pordenonelegge.it ed èStoria - festival internazionale della storia di Gorizia in una collaborazione che ha visto nascere nel 2008 a Pordenone il Premio FriulAdria La storia in un romanzo, e l’anno successivo il Premio FriulAdria Il romanzo della storia, conferito a uno studioso che ha saputo dimostrare attenzione per la dimensione narrativa dell’esperienza storiografica. Due premi come due rami di un grande albero che crescono su un unico tronco, che ha radici profonde, vicine e aggrovigliate, ma che rampolla fronde differenti da innesti diversi. Banca Popolare FriulAdria-Crédit Agricole è stata artefice della collaborazione tra i due festival e, con l'attenzione che in molte e diverse forme ha dimostrato per i valori che il territorio produce, ha voluto dare il suo nome a questo gemellaggio culturale, allargandolo successivamente ad un’altra eccellenza regionale: il Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta dove, dal 2012, si assegna il Premio FriulAdria “Testimoni della Storia” al giornalista che abbia saputo raccontare in maniera avvincente un fatto, un periodo o un personaggio storico.
Martin Amis è nato a Londra, il 25 agosto 1949. E' figlio d'arte: suo padre, Kingsley, morto nel '95, è uno scrittore piuttosto noto in Gran Bretagna. Martin ha trascorso parte dell'infanzia a Princeton, negli USA, poi si è trasferito in Spagna. Ha conseguito una laurea in letteratura alla Oxford University e, soltanto ventunenne, è divenuto recensore di punta dell'Observer prima, quindi del Times Literary Supplement. E' entrato così precocemente a fare parte dei circoli dell'intellighentsia londinese, che ormai domina insieme ad altri due scrittori di primo piano, Ian McEwan e Julian Barnes. È unanimemente considerato la migliore penna della prosa inglese. Autore virtuosistico e talentuoso, opera una modificazione dello stream in senso classicistico, raggiungendo esiti di pulizia formale e snellezza strutturale notevolissimi. Lontano dalla poetica postmoderna, fa del realismo classico una forza della sua scrittura. Tra i suoi libri ricordiamo: L'informazione, Il treno della notte, Money, Altra Gente. Un racconto del mistero, Cattive acque, Esperienza, Koba il Terribile, Cane giallo, La casa degli incontri e Il secondo aereo. 11 settembre: 2001-2007. London Fields. Nel 2010 ha pubblicato La freccia del tempo e nel 2011 La vedova incinta.
Il passato si trasforma continuamente nel movimento di conoscenza e immaginazione, invenzione e memoria che il presente offre e, a suo modo, chiede agli individui e alla società. Per questo motivo il passato non è mai raccontato una volta per tutte, ma è incessante il bisogno di rievocarlo sempre di nuovo – osservano il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta e i curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet - I documenti, le testimonianze, sono fondamentali per accertare i fatti storici, con le ragioni che li hanno determinati, ma è altrettanto decisivo riconoscere le passioni che fanno agire i singoli, le conseguenze dell’intreccio con le vicende di altre persone, i disegni sorprendenti del destino. Ecco perché la storiografia deve a suo modo approdare a una forma di narrazione e le forme dell’arte narrativa attingono spesso al passato, per provocare il senso del nostro sentire e dei nostri comportamenti.
pordenonelegge.it è un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio I. A. A. di Pordenone attraverso la propria Azienda Speciale ConCentro e la Fondazione pordenonelegge.it e sostenuta da Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, Comune di Pordenone, Fondazione CRUP, Pordenone Fiere, Banca Popolare FriulAdria e Cinemazero. I curatori del festival sono Gian Mario Villalta (Direttore Artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet.