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Enigmatico, poliedrico, Franco Battiato in concerto a Pordenone

ConCerti
[img_assist|nid=8277|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]PORDENONE - Il tour dell’artista siciliano, che lo scorso febbraio ha pubblicato l’ultimo lavoro dal titolo Il Vuoto, farà tappa mercoledì 25 luglio 2007 nel giardino estivo della Fiera di Pordenone. A dividere con lui il palco, l’ormai inseparabile voce di Manlio Sgalambro, il pianista Carlo Guaitoli, Angelo Privitera alle tastiere, il Nuovo Quartetto Italiano (quartetto d’archi), gli FSC (trio rock) e le MAB, particolarissima band al femminile. Uscito nel febbraio di quest’anno, Il Vuoto ha velocemente raggiunto la vetta delle classifiche di vendita, anche grazie alle heavy rotations radiofoniche che sempre accompagnano ogni nuova produzione del cantatore catanese. Molti brani de Il Vuoto, album felicemente riuscito, circolare, in cui prospettive e dimensioni si confondono in un tutto unico, saranno parte integrante del programma che comunque spazierà dagli esordi ad oggi, con quel senso antologico che da sempre anima i tour di Battiato. Non mancherà il repertorio più ricco di pathos e di emozioni, anche se si prevede abbonderanno atmosfere più propriamente rock, con debito spazio per i suoi evergreen più amati dal pubblico. Franco Battiato nasce vicino Catania, in un paese che si chiamava Jonia e oggi è Riposto. Arriva a Milano nel 1964 in cerca di fortuna per e con le canzoni. Prima lavora con Giorgio Gaber e Ombretta Colli, poi finalmente per conto suo. I primi album degli anni Settanta, Fetus e Pollution sono collage musicali visionari e sperimentali. Musicista ancora intuitivo e poco tecnico, Battiato compie le sue prime ascensioni sonore con album più sostanziosi quali Sulle corde di Aries e Mademoiselle Le Gladiator. La sua fase di ricerca e di sperimentazione più 'arrabbiata' arriva nella seconda metà degli anni Settanta. Nel frattempo, il musicista siciliano ha fatto molte buone letture e ha studiato a fondo la notazione musicale. Comincia una lunga collaborazione con Giusto Pio, suo maestro di violino. E rinasce, contemporaneamente, la passione per la canzone colta, ironica, ricca di memorie adolescenziali e di voli mistico-propiziatori. Album come L’era del cinghiale bianco, [img_assist|nid=8278|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=416]Patriots, La voce del padrone e L'arca di Noè lo proiettano verso un successo da rockstar, con vendite da capogiro. Ma quasi per controbilanciare tanta sfacciata fortuna terrena, Battiato si dedica ai suoi miti celesti e all'approfondimento interiore. Inizia anche a fare l'editore di libri esoterici, con la sua piccola casa editrice, l'Ottava. Con la sua prima opera lirica, Genesi, nel 1987 inaugura una doppia carriera di compositore serio, usando linguaggi più 'alti'. Ma è una serietà solo di codici, perché il musicista userà uguale entusiasmo per le opere, per le messe e per le canzoni. Altri album importanti, tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei ‘90, sono Fisiognomica, Giubbe rosse, Come un cammello in una grondaia, che contiene peraltro l'interpretazione 'leggera' di quattro lieder romantici di Beethoven, Brahms, Wagner e Martin-Berlioz, e Caffè de la paix. Nel 1995 Battiato inaugura un'intensa collaborazione e un proficuo scambio culturale col filosofo Manlio Sgalambro, che scrive il libretto dell'opera teatrale Il cavaliere dell’intelletto, dedicata a Federico II. I due congegnano insieme anche un primo album di canzoni, L’ombrello e la macchina da cucire. Nel 1996 Franco Battiato cambia casa discografica.... e musica. Al suono di chitarre oniriche e rinnovati paradossi, ecco il primo capitolo della 'nuova era': L’imboscata. Segue, nel 1998, un album ancora più incisivo e dissonante del precedente, Gommalacca, anche se Battiato recupera la forma classica nel successivo album di cover, intitolato Fleur(s) e pubblicato nell'autunno del 1999. Dopo una collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino, culminata nella pubblicazione del disco Campi magnetici, Battiato torna al pop nel 2001 con Ferro battuto, in cui spicca la partecipazione di Jim Kerr dei Simple Minds e la cover di Hey Joe. Nel 2002 Battiato pubblica Fleur(s)3, ideale seguito del disco del 1999, e chiusura di un trittico di cui manca volutamente la seconda puntata. Nel 2004, incorniciato tra due dischi dal vivo, Last summer dance e Un soffio al cuore di natura elettrica, esce l’album di inediti Dieci stratagemmi. Nel febbraio 2007 Battiato torna protagonista pubblicando Il vuoto, disco che vede la partecipazioni di giovani band emergenti: Mab e Fsc. Mercoledì 25 luglio 2007, ore 21.30 Giardino estivo, Fiera - PORDENONE Franco Battiato in concerto con Manlio Sgalambro, (voce) Carlo Guaitoli (pianoforte) Angelo Privitera (tastiere e programmazione) il Nuovo Quartetto Italiano, FSC e MaB. Biglietti: Poltronissime Numerate Gold € 35,00 + d.p. € 5,00 = € 40,00 Poltrone Non Numerate € 25,00 + d.p. € 3,70 = € 28,70 Posti in Piedi € 20,00 + d.p. € 3,00 = € 23,00 Info: www.azalea.it