Dal 12 al 15 maggio 2011
Vicino Lontano 2011
Giovedì 12 maggio
Il programma
ore 19:00
Chiesa di San Francesco
Inaugurazione Vicino/Lontano 2011
Coro del Friuli Venezia Giulia
Dirige Cristiano Dell’Oste
Musiche di Valter Sivilotti
prima esecuzione, commissionata da vicino/lontano
Coro del Friuli Venezia Giulia. Formato da coristi non professionisti e diretto dal maestro cristiano dell’oste, è una delle realtà musicali più significative della regione. Ha al suo attivo decine di produzioni e concerti, eseguiti in italia e all’estero.
Valter Sivilotti,Compositore formatosi al conservatorio “J. Tomadini” di Udine, realizza progetti in collaborazione con prestigiosi artisti di ambiti musicali diversi e insegna al conservatorio ”e.r. duni” di Matera.
ore 19:30
Chiesa di San Francesco
ISTMI: lingue di terra e lingua di cieli
Incontro con Alessandro Bergonzoni
In collaborazione con CSS-Teatro Stabile d'Innovazione del Friuli Venezia Giulia
“Alla ricerca di nuovi percorsi culturali, antropologici, spirituali, filosofici e artistici”… “non per convincere né per vincere, non per battere e aver ragione sugli altri ma per sapere un’altra lingua oltre la nostra, per udire e captare altri toni e sinfonie diverse”. Alessandro Bergonzoni non lo ha mai nascosto: i suoi tour vanno equamente divisi tra spettacoli e incontri. Perché, mai come in questo momento, l’artista deve sentire una vera e propria chiamata di correo dal “tutto”. O dalla “Vastità”. Ed è proprio da questa impellenza primaria, da questa urgenza creativamente sociale che Bergonzoni partirà per parlare primariamente ai nostri cervelli, ma non solo.Dalla cavità orale al pensiero scritto, dall’immaginato all’inimmaginabile. Udire l’inaudito, scoprendo l’inconcepibile e io suoi finalmente. Arte, arti e altri legamenti. (Alessandro Bergonzoni)
ore 21:00
Chiesa di San Francesco
MIto e politica
Con Carlo Galli e Rocco Ronchi
Modera Giovanni Leghissa
Sarebbe ingenuo pensare che i sistemi politici abbiano rinunciato a dare espressione ai bisogni e alle speranze degli uomini attraverso l’uso di quel complesso di riti e di simboli che costituiscono ciò che chiamiamo “mito”. Con mezzi ancora più potenti ed efficaci, la politica continua invece ad avvalersi di dispositivi mitologici destinati a rassicurare/sedare (talvolta a suscitare) ansie e preoccupazioni collettive, trasformandole in consenso. Il mito politico interpella il fondo emotivo e oscuro che abita ciascuno di noi piuttosto che rivolgersi alla nostra ragione. Come possiamo allora riconoscerne i meccanismi? Quale tasso di miticità può concedersi/sopportare una democrazia - posto che nessuna collettività umana può vivere senza miti fondativi? Quali “mitologie della ragione” dovremmo sviluppare per costruire consenso attorno ai valori che stanno alla base della nostra Carta costituzionale e che rimandano alla grande eredità dell’Illuminismo?
Carlo Galli,docente di storia delle dottrine politiche all’università di bologna, è editorialista del Gr3 e di repubblica. per la collana ‘vicino/lontano’ ha pubblicato il diritto e il suo rovescio (2010).
Giovanni Leghissa,ricercatore presso il dipartimento di Filosofia dell’università di torino, redattore di aut aut e membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Rocco Ronchi, docente di Filosofia teoretica all’università dell’Aquila e di Arti visive presso il corso di laurea in economia dell’arte, della cultura edella comunicazione all’Università Bocconi di Milano