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Andrea Poletto - NegAttivo

Dal 19 febbraio al 13 marzo 2011

Di_segnolibero, contenitore ed amplificatore di contenuti artistici e culturali che promuove presso i suoi spazi e dalle sue vetrine, le originali ed accattivanti proposte e ricerche di creativi contemporanei, si vestirà, a partire da sabato 19 febbraio fino a domenica 13 marzo, dell’opera poliedrica di Andrea Poletto presentata in una Personale dell’autore intitolata: ‘NegAttivo’. Dall’inaugurazione prevista per le ore 18.30 di sabato 19, in un Sali e scendi di pathos espressivo, andranno in scena presso l’Atelier Di_segnolibero, sito nel cuore del centro storico di Vicenza, i conturbanti personaggi e le fantascientifiche atmosfere generate dal fervido immaginario del giovane artista vicentino, noto per il carattere niente affatto desueto dei contenuti indagati ed espressi attraverso l’impiego di diversificati linguaggi: dal Disegno alla Ceramica, dalla Fotografia all’Illustrazione, ecc …

Andrea Poletto nasce a Vicenza nel 1973, ha esposto la sua ricerca in Personali allestite in diversi spazi pubblici e privati. Nel vicentino presso la Zanza, Bozombo, bar Lioy (2008-10), del 2008 la Personale ‘De Morte Vitaque’ presso la galleria Primo Piano dove presso la stessa l’anno successivo partecipa all’edizione 2009 del Concorso Nazionale ‘Clean Art’ classificandosi al II° posto per volere di una giuria popolare. A Milano espone presso il locale/galleria La Cueva, alla Triennale con alcune illustrazioni per la rivista Zero 2 e nella collettiva ‘Where is 107?’ con delle videoproiezioni.E’ illustratore nel sito www.inguine.net. Disegna da quando è nato, è autodidatta ed ama definire la sua arte, per lo più figurativa, ‘artigianale’, nel senso che non si avvale di strumentazioni tecniche professionali e/o specialistiche (computer, proiettori, ecc…), gli effetti che riesce ad attenere nei suoi lavori, sono quindi il risultato di ingegnose elaborazioni manuali, ottenute con l’ausilio di strumenti comuni, avvalendosi al più talvolta della fotocopiatrice. Significativa in questo senso la serie dei ‘Vuoti’ ottenuta da polaroid di primi piani dell’artista, trattati con pennarello nero e strumenti in ferro per incidere, o con acidi (nel caso di un esemplare della serie), quando non lavorate con le sole dita. La serie di forte presa suggestiva, che per intero consta di 20 pezzi (6 in esposizione), è presentata in formati di cm 20x30 e montata su cornice in ferro coperta da una lastra di plexiglass. Con questo lavoro Poletto vuole indagare ed esprimere in maniera dichiarata e graficamente incisiva il vuoto e l’inconsistenza di un identità sociale contemporanea perlopiù superficiale, improvvisata ed approssimativa.

Nella serie ‘Armonie’ invece, l’artista muove da e attraverso il suo profondo amore e la sua insaziabile affascinata curiosità per il mondo naturale in tutte le sue manifestazioni, forme e varianti vitali: umane, vegetali, animali, tra le quali attraverso l’ausilio dell’elaborazione grafica cerca anzi di proporre o suggerire delle possibili ibridazioni. Così un cucciolo di ‘Elefante’ dalla serie ‘Armonie I’ (matita e pennarello su tavola) può risultare, per la natura irreale della posa e del contesto, avvicinabile ad un cucciolo d’uomo nel suo box da gioco, così come una ‘Coppia di maiali’ (‘Armonie I’, ceramica smaltata) ritratti in effusioni che si riconoscono più tipiche della gestualità e ritualità amorosa dell’uomo che non dell’animale, o ancora ‘Larva’ (‘Armonie I’ tecnica mista su tavola) ritratta nel suo uovo ma alla stregua di un feto umano. Diversamente da ‘Armonie I’ poc’anzi descritto, che elabora una fusione, un avvicinamento tra il mondo umano e quello animale, ‘Armonie II’ lo propone tra quello animale e vegetale attraverso la serie di fotografie intitolate ‘Animal Landscapes’ che ritraggono in maniera volutamente sfocata e rarefatta tratti della barriera corallina del Mar Rosso in Egitto. I coralli, seppur appartenenti al mondo animale, come vegetali paiono ergersi flessuosi tra le rocce. Il color ruggine che caratterizza queste foto, ottenuto stampando in negativo dal negativo, concorre all’intento della ricerca, suggerendo un possibile mondo altro, uno spazio minimale dal quale le figure più o meno reali che emergono da uno sfondo vago con contorni più o meno nitidi, appaiono propriamente sospese tra l’onirico e il reale, tra ciò che è e ciò che potrebbe essere o diventare. 

In esposizione esempi e tracce varie di percorso che illustrano la poliedricità con la quale l’autore persegue e da forma ai temi della propria personalissima ed originale ricerca artistica attraverso l’ausilio di differenti tecniche artistiche, sia in termini di soggetto che di tecnica, esemplare nel caso di quest’ultima, la serie costituita da piatti/ciotole in ceramica raku smaltata, o rilevante per quanto concerne ambiti diversi d’indagine le illustrazioni realizzate per ‘Il Grande Tritacarne’ di Lukha Kremo Baroncinij (pseudomino di Gianluca Cremoni Baroncini), un libro concepito come opera multimediale da leggere, vedere ed ascoltare. I lavori, una dozzina, tutti realizzati a china o a matita rivelano, come altri in esposizione, la naturale propensione dell’artista per il disegno e la grafica.

Scheda Evento

Location:
Di Segno Libero, Corso Fogazzaro 86 - VICENZA
A cura di:
Marta Longo
Tel.:
0444325598