Stagione Teatrale 2011-2012 - InterAzioni
The Best Of Babilonia Teatri
di Valeria Raimondi e Enrico Castellani
con la collaborazione artistica di Vincenzo Todesco
con Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Ilaria Dalle Donne, Luca Scotton
scene di Babilonia Teatri/Gianni Volpe
luci e audio di Babilonia Teatri/Luca Scotton
costumi di Babilonia Teatri/Franca Piccoli
Una coproduzione Babilonia Teatri, Festival delle Colline Torinesi
Il The best of racconta l’Italia di oggi vista attraverso i nostri occhi. È un affresco dei nostri tempi narrato con cinismo e con affetto insieme. Rivela i nostri tic e le nostre contraddizioni. La nostra paura di farci i conti che tante volte ci rende così tragici e così comici. The best of è una compilation. La compilation dei nostri spettacoli. Del nostro lavoro. Del nostro teatro. Abbiamo deciso di fare uno spettacolo in tre atti. The best of condensa ed accumula tre anni di lavoro. Di ricerca. Mostra ed esplicita la nostra poetica e i temi della nostra indagine nel loro evolversi: dal punto di partenza a quello di arrivo. Accostare, incastrare, sovrapporre il materiale che fino ad ora abbiamo creato per farne un unico spettacolo per noi significa portare alle estreme conseguenze la lingua che abbiamo creato e intorno alla quale ci siamo interrogati. Significa dare piena dignità alle nostre idee. Se è vero che i nostri spettacoli sono dei blob teatrali allora è possibile inserirli in un disegno più ampio per dare vita a un blob più saturo, più denso, più appiccicoso. Underwork, Made in italy e Pornobboy sono espressione di un percorso che è andato affinandosi e affilandosi. Dove i temi e le forme traslano e si modificano passando dall’uno all’altro. Nel mezzo ci stanno le nostre contraddizioni e le nostre prese di coscienza. Ci sta il divertimento e ci sta la rabbia. La voglia di giocare e quella di denunciare. Il cinismo e l’affetto. In tutti sempre ci siamo noi. I nostri panni sporchi. A cui siamo tanto affezionati e che non laviamo mai. Perchè hanno quell’odore che conosciamo così bene e che anche se non è esattamente quello del bucato ci fa sentire a casa” (Babilonia Teatri). “La loro virtù – così Il Corriere di Bologna a proposito degli spettacoli di Valeria Raimondi e Enrico Castellani – è quella di restituirci la volgarità dei nostri tempi, delle nostre menti bruciate dalla semplificazione televisiva, superficiali, chiuse, assediate da un’aggressività mascherata da paura o (viceversa), con i dovuti interessi. Così è con quest’ultimo lavoro che segna un limite, forse la chiusura di un ciclo, o un rilancio del loro personalissimo stile. Dopo quattro opere monotematiche e monomaniacali (ognuna puntata su un’immagine, con parole snocciolate come mitragliate per lo più da fermi), ora compongono un affresco che racchiude in circa un’ora e mezza Underwork, Made in Italy e Pornobboy”.