Stagione Teatrale 2010-2011
Mercoledì 2 marzo 2011, ore 21:00
Cirk
il teatro del circo
Pantakin Circo teatro
Ideazione e Regia di Ted Keijser
Con Emmanuelle Annoni, Giovanna Bolzan, Emanuele Pasqualini, Benoit Roland, Francesco Caspani
Musiche originali di Andrea Mazzacavallo,
Scenografie e Costumi di Licia Lucchese
Luci Enrico Maso / Enrico Fabris,
Fonica di Alessandro DíAmbrosi / Angelo Giordano
Assistente alla regia Marianna Fernetich,
Responsabile di produzione Carlotta Vinanti
Dopo la fortunata esperienza nell’ambito del progetto Arcipelago Circo Teatro, che ha esplorato le potenzialità del teatro acrobatico, di figura e di piazza, Pantakin prosegue il suo percorso di ricerca nell’ambito del Nouveau Cirque con una nuova produzione.
A dirigere questo spettacolo è stato chiamato il regista olandese Ted Keijser. Con lui un cast di attori e artisti circensi di diversa nazionalità (Italia, Belgio e Svizzera).
Al centro di questa ricerca è la figura del Clown che diventa trait d’union tra la spettacolarità del circo e la poesia del teatro.
La spettacolo narra la storia di un piccolo circo alla disperata ricerca di stupire il suo pubblico con numeri strabilianti che possono vivere però solo grazie alla fantasia degli spettatori, guidati dalla forza evocativa della musica.
Cinque gli attori in “pista”, cinque personaggi con caratteri e abilità differenti, che vivono e fanno vivere in scena la fantasia dell’immaginifico per poi ritrovarsi semplicemente a fare i conti con le piccole grandi difficoltà del vivere quotidiano. Una vita quotidiana che si trasforma in circo. La pertica cinese, la giocoleria, l’acrobatica e la clownerie trasformeranno un banale litigio in una rissa acrobatica, una dichiarazione d’amore in una esplosione di fuochi artificiali.
Perchè cos'è la vita?! Nient'altro che una tragedia tutta da ridere!
Perché Lo Spettacolo? Quando scegli di fare il mestiere dell’attore/regista vorresti anche scegliere un soggetto, un luogo e trovare un pubblico.
Da quando ho iniziato questo mestiere all’inizio degli anni Ottanta ho scoperto pian piano che la mia vocazione era legata al mondo del circo, della commedia, delle feste popolari.
Quasi tutte le regie che ho curato sono in un modo o nell’ altro influenzate dal ritmo, dal rischio, dalla leggerezza, dai tempi comici e dalla gioia che conosciamo attraverso il circo. E adesso, dopo trent’anni di lavoro in teatro, è arrivato per me il momento di affrontare il mondo del circo nella sua essenza, con artisti di circo insieme ad attori di teatro. Ancor più che dalla spettacolarità dei numeri circensi, sono attratto dalla figura dell’ artista di circo, dalla motivazione e dalla disciplina che lo spingono a mettersi completamente in gioco per raggiungere risultati strabilianti e stupefacenti. Mi affascina la relazione tra artisti circensi e attori e ciò che hanno in comune: la figura del CLOWN.
Perché il clown appartiene nel contempo al teatro e al circo. Sotto il tendone del circo di una volta trovavamo in un micro mondo tutto l’universo. Dal direttore al barista, dal trapezista al domatore, dal pianista all’inserviente di pista. La felicità e l’infelicità dell’essere umano. Il tentativo di mostrare il talento e, nel peggiore dei casi, il tentativo di sopravvivere. Il nostro CIRK è popolato da questi personaggi.