Dal 30 luglio al 4 settembre 2011
Dal 2009, le Dolomiti (una parte di esse) sono divenute un sito Unesco. Esse sono dunque una risorsa (dell’Umanità). Fatta d’ambiente, roccia, spazio verticale, potenza degli elementi dispiegati; e di interazioni antropiche; e di processi, più o meno sostenibili, di utilizzo e configurazione e fruizione del territorio.
Anche l’arte contemporanea è una risorsa. E’ costruzione diretta o mediata di rapporti e relazioni, riflessione sulle identità; è palestra d’azione e sviluppatore di senso.
L’arte (contemporanea) è uno scandaglio. Ed un visualizzatore amplificante. Applicata ad un oggetto, ad uno spazio, lo legge, vi entra, lo apre, vi deposita la larva fisica del proprio pensiero formalizzato.
Immaginiamo dunque di inaugurare una stagione di azione e riflessione nell’ambito -territoriale, spaziale, fisico, tematico, ideale- delle Dolomiti. Non pensiamo ad una o più mostre chiuse. Immaginiamo una compagine di curatori ed artisti, interessati a puntare la loro lente in questa direzione, a venire in questo luogo per riflettervi ed operarvi.
Dolomiti Contemporanee è un progetto ideato e sviluppato da Gianluca D’Incà Levis, in cui una selezione di curatori ed artisti vengono invitati a cimentarsi con lo speciale ambiente dolomitico, costituito di natura e uomini, di spazio, roccia, aria (sottile), progressioni verticali.
Progetti ed opere si relazionano dunque con le emergenze ambientali di questa regione. Lo spazio fornisce il materiale, i soggetti –particolari, oppure generali-, i temi -oppure i pretesti- agli artisti, che intavolano le proprie riflessioni –o deflessioni.
Sass Muss è un fantastico complesso d’archeologia industriale, situato in Provincia di Belluno (Comune di Sospirolo), a ridosso del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Il sito è composto da una serie di fabbricati, inseriti in un ambiente naturale fortemente configurato, in zona pedemontana, a 7 km. dal centro storico di Belluno, nei pressi della Strada Statale 203 Agordina.
Quest’area, dimessa da oltre vent’anni, è stata recentemente oggetto di un importante intervento di recupero. Essa è composta da una serie di grandi edifici-padiglione realizzati negli anni ’30 e da un gruppo di nuovi fabbricati industriali, per quasi 4.000 metri quadrati di superficie coperta complessiva.
Dolomiti Contemporanee prevede l’attivazione del complesso di Sass Muss quale laboratorio culturale ed artistico, nel periodo compreso tra la fine di luglio ed ottobre 2011. Uno spazio completamente nuovo, articolato, vasto, viene aperto dunque, grazie a questo progetto d’arte contemporanea.
A Sass Muss, un gruppo di curatori ed artisti lavorerà insieme a quella che vuole configurarsi come una stazione di scambio e produzione artistica alternativa.
Due blocchi di mostre si succederanno; le prime tre (curatori: Andrea Bruciati, Gianluca D’Incà Levis, Alberto Zanchetta) inaugureranno sabato 30 luglio; le quattro successive (curatori: Daniele Capra, Gianluca D’Incà Levis, Alice Ginaldi, Francesco Ragazzi e Francesco Urbano) inaugureranno sabato17 settembre.
Negli spazi del campus, gli artisti vivranno, lavoreranno, esporranno.
Un programma di residenza breve consentirà ad alcuni di loro di risiedere, a rotazione, per un periodo di una settimana/dieci giorni, a Sass Muss.
L’edificio funzionale centrale ospiterà infatti, oltre a bookshop, bar/ristoro, artribune corner, wifi zone, alcune camere-studio.
Negli edifici Pavione, Sass de Mura, Schiara, oltrechè in alcuni ambienti e siti secondari, troveranno posto le singole mostre. Un edificio open-space di 500 metri quadri sarà adibito ad officina-laboratorio.
Il complesso sarà dunque attivo -un campus, una cittadella, un laboratorio aperto- per oltre due mesi, in questa sua prima fase.