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Elektra

Stagione Teatrale 2011-2012

Elektra

di Hugo von Hofmannsthal; traduzione e adattamento di Carmelo Rifici

con Elisabetta Pozzi e con Alberto Fasoli, Mariangela Granelli, Massimo Nicolini, Marta Richeldi, Francesca Botti, Giovanna Mangù, Silvia Masotti, Chiara Saleri, Lucia Schierano
Scene: Guido Buganza
Costumi: Margherita Baldoni
Musiche: Daniele D'Angelo
Regia: Carmelo Rifici
Una Produzione: Teatro Stabile del Veneto
     
Hugo von Hofmannstahl con la sua Elektra ci conduce nel pieno dello spirito della Mitteleuropa, dello Jugendstil viennese, dell’epoca delle grandi scoperte sull’inconscio. Il dramma, che fu scritto con impeto, in poche settimane fra l’agosto e il settembre 1903, è noto ai più per essere alla base dell’omonima opera di Richard Strauss. Ma il celebre compositore la conobbe nella sua prima forma – quella in prosa – e trovando il testo molto affine alla sua tecnica espressiva lo traspose solo in un  secondo momento in musica, creando uno dei massimi capolavori della lirica del Novecento... I motivi d’interesse e le suggestioni dell’Elektra sono però già tutti presenti nella versione che Hofmannsthal concepì per il teatro e presentò nel 1903 al Kleines Theater di Berlino. Si tratta di un testo profondamente suggestivo, ricco di livelli di lettura e di spunti interessanti: è innanzitutto un “testo poetico”, un’attualizzazione dunque molto libera, autonoma, vicina al sentire del decadentismo, rispetto al classico sofocleo, così epico e rigoroso.
Il linguaggio del poeta tedesco è infatti immaginifico e intensamente musicale, dato che la sua funzione è di introdurci in un mondo sotterraneo, ossessionante, claustrofobico. Perché tale è la situazione che vive la protagonista, Elektra, che l’autore tratteggia come un novello Amleto, lacerata fra il desiderio lancinante di vendicare il padre uccidendo la propria madre Clitemestra, e l’incapacità di passare all’azione. Hofmannstahl raccontava in questo modo anche il dubbio e l’abulia dell’uomo a lui contemporaneo, chiuso in un angusto recinto di dubbi e smanie, che di fatto non gli permettevano di trasformare in atto gli stimoli vitali. Tanto che il dramma potrebbe sembrare addirittura tessuto di sostanza onirica, come un incubo: Elektra non è ancora un dramma psicologico, ma freudianamente vi si avvicina, come testimoniano le fini cesellature psicologiche dei personaggi.
Ecco lo spunto su cui Carmelo Rifici – ottimo professionista contemporaneo, che è stato allievo di Luca Ronconi – ha costruito la regia dello spettacolo che vedremo al Politeama Rossetti: ambientato davanti a un palazzo “escherianamente” distorto e popolato di figure in vesti manicomiali, che vivono il dramma di non poter essere tragici appieno, di non sapere più se stiano vivendo la realtà o soltanto l’incubo folle di Elektra. Un’Elektra che farà vibrare la platea grazie alle corde drammatiche e alla sottile sensibilità di una delle più raffinate e potenti interpreti del teatro attuale, la bravissima Elisabetta Pozzi.    

Scheda Evento

Quando:
Dal 9 al 13 novembre 2011, ore 20:30
Location:
Politeama Rossetti, V.le XX Settembre, 45 - TRIESTE
Contatto:
Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia
Tel.:
 040 3593511