In occasione del bicentenario della nascita di Richard Wagner (Lipsia, 1813 – Venezia, 1883), che ricorre nel 2013, viene presentata al Museo di Palazzo Fortuny una grande mostra frutto di un lungo lavoro di ricerca intorno all’influenza, a livello iconografico ed estetico, che il grande musicista e compositore tedesco e il wagnerismo ebbero sulle arti visive in Italia tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Un tema mai fatto oggetto di studi mirati né di eventi espositivi.
Il wagnerismo fu un’autentica moda culturale, che, nelle sue varie espressioni (letterarie, musicali, pittoriche), godette di una diffusione vasta e penetrante. Nel campo delle arti visive, fu una delle manifestazioni più tipiche del gusto estetico a cavallo tra XIX e XX secolo, fra tardo-naturalismo, Simbolismo e Liberty. In quest’ambito un ruolo di protagonista assoluto spetta a Mariano Fortuny, del quale sarà presentato per la prima volta l’intero Ciclo wagneriano, comprendente 47 dipinti di proprietà del museo e numerose incisioni. Le opere di Fortuny, di cui alcune mai esposte e molte restaurate per l’occasione, saranno poste a confronto con quelle di altri autori italiani (tra cui Lionello Balestrieri, Giuseppe Palanti, Cesare Viazzi, Eugenio Prati, Gaetano Previati, Alberto Martini, Adolfo Wildt) che si ispirarono ai personaggi e alle scene dei drammi musicali di Wagner, di cui ricorre nel 2013 il bicentenario dalla nascita.
A cura di Paolo Bolpagni, con l’allestimento di Daniela Ferretti, la mostra si realizza anche con la collaborazione dell’Associazione Amici di Wagner di Venezia, Città di Lipsia, Klingen Forum, Richard Wagner – Verband Leipzig – si sviluppa negli ambienti tra il piano terra, il primo e il secondo piano nobile di Palazzo Fortuny, presentando oltre 150 opere tra dipinti, incisioni, disegni e sculture, più una sezione documentaria con libri, riviste, illustrazioni e cartoline. A completamento del percorso espositivo, e per attestare l’influsso dell’immaginario wagneriano anche sugli artisti contemporanei, è presentata una selezione di opere di importanti autori internazionali come Joan Brossa, Anselm Kiefer, Antoni Tàpies e Bill Viola.
È inoltre in mostra una rara gouache di Mario de Maria, bozzetto preparatorio per il famoso ritratto perduto della figliastra di Wagner, ed è possibile ammirare la maquette del Teatro di Bayreuth, realizzato da Fortuny nel 1903 e recentemente oggetto di un delicato intervento di restauro finanziato da Venice Foundation.