54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia - Eventi collaterali
Dal 4 giugno al 6 novembre 2011
Oltre 100 artisti, asiatici e non, offrono una panoramica caleidoscopica sulla nuova estetica che attualmente sta proliferando dall'Asia al resto del mondo. Attraverso la contaminazione di generi e discipline della cultura digitale del XXI secolo, gli artisti che operano in questa nuova estetica eclettica stanno generando nuovi tipi di relazioni con il mondo globalizzato, offrendo a tutti noi un possibile accesso al Futuro.
"Future Pass" si propone di indagare il rapporto tra l'energia creativa dell'arte contemporanea asiatica e il resto del mondo, rispondendo implicitamente al tema della 54. Esposizione Internazionale d'Arte, presentando non solo una "nazione" artistica che travalica i confini nazionali, ma anche un nuovo mondo artistico centrato in Asia.
Curata secondo una prospettiva asiatica, questa mostra pone l'attenzione sui diversi valori che possono essere riconosciuti all'arte contemporanea. L'installazione privilegia una visione caleidoscopica che si distacca dalla tipica concezione di "scatola bianca" del museo. Questa esperienza a tutto tondo parla direttamente alle abitudini visive della nostra era digitale, soprattutto al nostro rapporto con lo schermo del computer.
La mostra è articolata in una serie di dicotomie, a partire da quella primordiale e fondante dell'antica filosofia cinese dello Yin e Yang. Yin e Yang sono opposti ma complementari e interdipendenti, hanno origine reciproca. L'uno non può esistere senza l'altro ed entrambi possono trasformarsi nel proprio opposto. La stessa legge sembra presiedere le altre opposizioni, che costituiscono le tematiche attorno a cui è strutturata "Future Pass": Oriente/ Occidente, Passato/Futuro, Yin/Yang, Universo/Individuo (situate all'Abbazia di San Gregorio), Virtuale/Reale e Cosplay (in mostra presso il Palazzo Mangilli-Valmarana). Tali concetti altro non sono se non dicotomie solo apparenti, che trovano la loro soluzione all'interno di una stessa opera d'arte. In fondo il vero tema della mostra "Future Pass" è quello dell'incontro di culture, tempi e personalità diverse e non poteva quindi trovare che a Venezia - città cosmopolita ed apolide - il luogo ideale.
Suddivisa in due sedi, la mostra sarà una collettiva di 106 tra artisti e gruppi artistici provenienti da ogni parte del mondo, alcuni già affermati e riconosciuti internazionalmente e altri più giovani ed emergenti. Tra i protagonisti della mostra: Wim Delvoye (Belgio); Xu Bing, Zhang, Xiaogang e Yang Na (Cina); Dieter Jung e Rolf A. Kluenter (Germania); Thukral e Tagra e Janice Devali (India); Ay Tjoe e Indieguerillas (Miko e Santi) (Indonesia); Simone Legno, aka Tokidoki (Italia); Yayoi Kusama, Takashi Murakami e Yoshitomo Nara (Giappone); Lee Dongi e SEO (Korea); Shahzia Sikander (Pakistan); Grimanesa Amoros (Perù); Phunk Studio (Singapore); Yang Maolin (Taiwan); Natee Utarit (Tailandia) e Gary Baseman (USA). Le loro opere utilizzano le tecniche più diverse - tele, installazioni interattive, video, sculture, live performance e body art - per rovesciare e confondere ogni più rigida classificazione.
"Future Pass" è anche un confronto dinamico con il passato: le opere d'arte contemporanea interagiscono infatti con gli ambienti classici e storici in cui sono inserite - la trecentesca Abbazia di San Gregorio e il settecentesco Palazzo Mangilli-Valmarana, entrambe sedi della Fondazione Claudio Buziol -, offrendo nuove possibilità di interpretazione del passato e del futuro, creando così un cortocircuito di senso.
Durante la sera dell'inaugurazione si terrà un evento dedicato al cosplay, con la partecipazione della nota cosplayer italiana Giorgia Vecchini. Questa combinazione di costume e gioco cerca di fondere il virtuale con il reale, le persone immaginarie create nel mondo dei videogiochi con il mondo fisico del qui e ora, lo spazio della mostra con i corpi dei performer.
Dopo la 54. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, "Future Pass" sarà allestita presso il Wereldmuseum di Rotterdam a dicembre 2011 e presso il National Taiwan Museum of Fine Arts di Taichung e il Today Art Museum di Pechino nel 2012.