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Giovanni Patat D’Artegna - La Pietra che vive (La Piere che vîf)

Dal 16 giugno al 17 luglio 2011

Domani, giovedì 16 giugno 2011, alle 18 nella Chiesa di Sant’Antonio abate a Udine l’assessore all’istruzione, cultura, pari opportunità e identità Elena Lizzi, assieme all’artista, all’assessore alla cultura del Comune di Artegna Giuseppina Cozzutti, al consigliere della Fondazione Crup Gianfranco Comelli, al Prefetto di Udine Ivo Salemme e alla curatrice del catalogo Gabriella Bucco, inaugurerà la mostra “Giovanni Patat d’Artegna La pietra che vive. La Piere che vîf”.
La mostra rimarrà aperta fino al 17 luglio ogni giorno escluso il lunedì dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19. Ingresso gratuito.

Giovanni Patat è uno scultore estroso, nato l’8 dicembre 1928 ad Artegna, dove vive e opera modellando la terracotta e lavorando i sassi e la pietra, il clap, con cui ha un legame affettivo. Giovanissimo apprende il mestiere presso la bottega dello zio Pietro Rizzotti, dove rimane fino al 1949. Dopo un breve periodo in Belgio, nel 1951 torna in Italia e si mette in proprio nella sua casa di Artegna dove tuttora continua a scolpire. Passa con disinvoltura dalle opere di piccolo formato, spesso modellate in argilla e bronzo, a quelle in scala monumentale a carattere civile, numerosi i monumenti ai Caduti, e religioso. La figurazione realistica prevale fino al terremoto del 1976, che segna una cesura nel suo lavoro, successivamente alle opere realistiche affianca sculture di carattere astratto, con pieni e vuoti e arrovellate superfici. La mostra e il catalogo evidenziano il lungo percorso artistico di Giovanni Patat, la sua magnifica avventura artistica.

Scheda Evento

Location:
Chiesa di Sant’Antonio Abate - UDINE