Il berretto a sonagli

Stagione Teatrale 2012-2013

Il berretto a sonagli
di Luigi Pirandello
regia Giorgio Sangati
con Anna Tringali, Giacomo Rossetto, Renzo Pagliaroto,
Massimiliano Mastroeni, Anna De Franceschi, Eleonora Panizzo
Una produzione Teatro Bresci

"Il berretto a sonagli" è una delle più rappresentate commedie di Luigi Pirandello, che racchiude in sé i temi cari all'autore: l'apparenza, la vergogna sociale, la difficile interpretazione della verità; il tutto condito da una spietata comicità.
La trama parte da un adulterio, quello del Cavalier Fiorica con la giovane Nina. Il marito di lei, Ciampa, tollera la situazione purché vengano salvati la sua rispettabilita’ e il suo onore agli occhi del mondo. Beatrice, la moglie del Cavaliere, però, stanca della situazione, decide di denunciare il fatto e, seppur tutta la famiglia e lo stesso Signor Ciampa le vadano contro, fa scoppiare lo scandalo. Così bolla con un marchio d’infamia tre persone: suo marito come adultero; Nina come sgualdrina e Ciampa come becco. A questo punto a Ciampa non resta altro che agire, ovvero uccidere gli amanti, a meno che Beatrice non accetti di fingersi pazza per il bene comune. In quel caso, il suo atto di gelosia sarà inteso da tutti come un segno di squilibrio mentale e le cose torneranno tranquille.
Il “berretto a sonagli” è uno dei capolavori del teatro italiano e mondiale,. E’ una commedia dall’umorismo tagliente, una tragicommedia, che parla di corna e di pazzia.
La nota più interessante di questo allestimento è relativa all’età: un cast di attori giovani per uno spettacolo troppo spesso considerato adatto solo ad attori maturi.
Pirandello è uno tra i più grandi drammaturghi italiani, ma la sua forza è la sua universalità, la sua capacità di comunicare al di là di limiti culturali e temporali. Da questo parte la nostra rielaborazione: il testo viene ricontestualizzato in un ipotetico non-luogo, in indefinito passato recente. Niente più inizio novecento, niente più Sicilia folkrostica, nessuna attualizzazione forzata: solo un salotto moderno di una famiglia bene. Di sicuro un paese multiculturale, un paese che al suo interno vede coesistere anime diverse, come nel testo convivono la mentalità archetipica di Ciampa (che chiude a chiave la moglie Nina per uscire) e quella apparentemente più libera di Beatrice (che vuole controllare la vita del marito) , un paese in cui l’apparenza e la realtà si mescolano in un pericoloso gioco di specchi. In questa direzione l’intervallo previsto da Pirandello, in base alle convenzioni sceniche del suo tempo sarà sostituito da una breve performance, una specie di sogno che interesserà tutti gli attori. In scena si vedrà Nina insieme a tanti ipotetici Cavalieri. Se nel testo il secondo atto si apre senza sapere cosa realmente è accaduto tra i due (tradimento o fraintendimento), nel nostro spettacolo vedremo tutte le ipotesi che ruotano intorno alla verità. Durante questo incubo, scandito da un pezzo musicale molto battuto, gli attori modificheranno al momento gli elementi scenici per ricreare il retrobottega di Ciampa e per farsi registi della loro personale visione della realtà. Dov’è la verità? E’ semplice: non c’è. Chi dice la verità, chi si assume la responsabilità di urlarla ai quattro venti, allora come oggi, non può che essere (definito) pazzo. Questo è il nostro Pirandello, un filosofo prima ancora che un drammaturgo, la cui universalità non può essere imprigionata in una messa in scena convenzionale. Il testo deve parlare a tutti: giovani, adulti, studenti, deve intrattenere e insieme fare riflettere.

Scheda Evento

Quando:
Sabato 9 febbraio 2013, ore 21:00
Location:
Teatro Peroni Piazza del Popolo, 24 - San Martino Buon Albergo (VR)
Contatto:
Biblioteca Comunale don Lorenzo Milani
Tel.:
045 8874314