Stagione Teatrale 2011-2012 - Akròpolis 12
Il ritorno di Klara
dal romanzo La donna che disse no di Soazig Aaron (Guanda ed.) di Giovanni Battista Storti
con Adriana Libretti, Lorena Nocera, Giovanni Battista Storti
regia di Giovanni Battista Storti
Una produzione Teatro Alkaest – Milano
Luglio 1945. Dopo 29 mesi di permanenza nel campo di concentramento di Auschwitz, Klara, ebrea tedesca, fa ritorno a casa. Ad accoglierla c’è Angélika, sua cognata e sua miglior amica fin dai tempi dell’adolescenza berlinese. Ma, ben presto, quello di Klara si rivela un ritorno impossibile. A chi ha sperimentato l’orrore, a chi si considera un morto vivente, diviene impossibile “fare finta di nulla”, inconcepibile l’idea di ritornare a sottomettersi a regole di convivenza già calpestate; d’imprescindibile non rimane che una spiazzante constatazione, davanti alla quale tutto appare privo di senso: la concreta banalità del male non solo esiste, ma può addirittura trionfare. Tuttavia, Klara si racconta all’amica –e quindi a tutti noi-, innanzitutto per conoscere finalmente la propria storia. Lo spettacolo, articolato in sette quadri, narra la storia di questo apparente fallimento. Klara parla per frammenti e continue digressioni; non risparmia a nessuno l’asprezza della sua condizione, rifiuta il passato fino al punto di non voler incontrare la propria figlia, Vera, partorita clandestinamente nella Parigi invasa dai nazisti, perduta al momento dell’arresto, quindi salvata e allevata dalla cognata col nuovo nome di Victoire. Non si tratta di un racconto sulla deportazione, quanto di un’analisi dolorosa e spietata del tema del ritorno alla vita dopo i campi di sterminio, dopo aver vissuto il limite, la “sapienza estrema e senza nome”.