Stagione Teatrale 2010-2011
Giovedì 10 febbraio 2011, ore 21:00
La festa
di Spiro Scimone
con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale
regia Gianfelice Imparato
scene Sergio Tramonti
musiche Patrizio Trampetti
regista assistente Leonardo Pischedda
direttore di scena Santo Pinizzotto
fonico Giovanni Famulari
realizzazione scene Mekane s.r.l.
Compagnia Scimone Sframeli
(Premio Candoni Arta Terme per la nuova drammaturgia XXVII ed.)
Interno di un nucleo familiare. Padre, Madre, Figlio. Un giorno particolare. L’anniversario di matrimonio.
“La Festa”.
Momento di scontro su un quotidiano realmente vissuto. Dialogo con toni da interrogatorio.
Padre, Madre, Figlio tentano di sfuggire una propria colpa.
Cercano di smascherare l’altro in un gioco crudele.
Sospeso. Mai dichiarato.
Il gioco si consuma nel silenzio.
Un padre, una madre, un figlio. Una giornata qualsiasi, uguale a tutte le altre, scandita dal gioco crudele delle reciproche insofferenze. Si festeggiano trent’anni di matrimonio, nello spazio geometrico di una astratta cucina, il chiuso contenitore di quel microcosmo familiare. Dove ciascuno dei tre personaggi recita la propria parte.
La festa è il primo testo scritto da Spiro Scimone in lingua italiana, dopo i due precedenti in dialetto messinese, Nunzio e Bar, di cui è stato anche interprete efficace, sempre in coppia con Francesco Sframeli. Ma è un italiano molto meridionale, il suo, nella costruzione della frase come nella cadenza impressa dagli interpreti. Sono dialoghi brevissimi, fatti di battute di poche parole. Con un uso molto musicale, quasi jazzistico, della frase e della parola, su un ritmo sincopato che mette in evidenza le frequenti ripetizioni e variazioni di un medesimo tema.
Si conferma in questo lavoro l’originalità di una della voci più autentiche della nuova drammaturgia italiana.
La festa, scritto nel 1997, è entrato alla Comédie Française ed è stato prodotto e rappresentato con successo al Théâtre du Vieux Colombier nell’aprile 2007 con la regia di Galin Stoev, enfant prodige della nuova scena europea, ed interpretato da Christine Fersen, Gérard Giroudon e Serge Bagdassarian, attori della Comédie.