Stagione Lirica 2011-2012
La voix humaine
Tragedia lirica in un atto dalla tragedia omonima di Jean Cocteau
musica di Francis Poulenc
The Telephone
Opera buffa in un atto
musica di Gian Carlo Menotti
La voix humaine
Personaggio: Una donna Interprete: Daniela Mazzuccato
The Telephone
Personaggio: Lucy Interprete: Mariacarla Seraponte
Personaggio: Ben Interprete: Carlo Morini
maestro concertatore e direttore CLAUDIO DESDERI
regia SANDRO PASQUALETTO
scene e costumi CRISTINA ALAIMO
lighting design CLAUDIO SCHMID
ORCHESTRA DA CAMERA DI PADOVA E DEL VENETO
allestimento Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano
Martedì 14 ore 17.00, Ridotto del Teatro: incontro con gli artisti
Rappresentata per la prima volta all’Opéra-Comique di Parigi il 6 febbraio 1959, La voix humaine è un testo letterario di grande impatto emotivo di Jean Cocteau messo in musica da Francis Poulenc a metà del secolo passato. La trama narra di un uomo e una donna che decidono di lasciarsi per sempre. Per l’ultimo colloquio, quello dell’addio, scelgono il telefono. Dei due amanti, si sente solo la voce della donna, che passa da momenti di intensa tenerezza ad altri carichi di passione e di violenza. L’uomo, dall’altro capo del filo, resta invisibile per tutto il tempo. La sua presenza viene evocata solamente dalle pause nel parlare della donna. Talvolta il concitato colloquio si interrompe, ma nessuno dei due ha il coraggio di troncare l’ultima e disperata conversazione. Incertezze, dubbi, proteste, implorazioni, accenti di cupa disperazione... Infine la donna, esausta, si getta sul letto e il telefono è l’ultimo tenue legame con l’amante. Aggrappata all’apparecchio, la donna lo scongiura di riattaccare e il dramma finisce fra grida e parole soffocate, mentre il ricevitore abbandonato cade a terra.
Gian Carlo Menotti scrisse The Telephone su invito della Ballet Society di New York, un breve atto unico, rappresentato per la volta al Teatro Heckscher di New York nel 1947. La vicenda prende le mosse dall’arrivo di Ben a casa di Lucy: vuole chiederle la mano prima di partire per un viaggio. Nonostante i numerosi tentativi di "proposta", Lucy sarà sempre occupata in interminabili conversazioni al telefono, ignorando quasi del tutto Ben. Rassegnato e preoccupato di perdere il treno, Ben parte senza chiedere a Lucy di sposarlo. Ma prima di andarsene fa un ultimo tentativo: chiama Lucy da una cabina telefonica e fa la sua proposta di matrimonio. Lei acconsente e i due si uniscono in un romantico duetto telefonico.