Dal 10 al 15 giugno 2011
Quando il corpo diventa una sorta di laboratorio, una sorgente di immaginazione e di sperimentazione, il processo di vita si trasforma in arte. Nelle tele, nell’opera, nella fi gurazione di Pia Camporese si ritrova il luogo dove le proprie pulsioni, desideri, emozioni prendono forma e consapevolezza. Una ricerca di equilibrio attraverso l’espressione del colore, della sperimentazione di forme fi gurate, di visi, di provocazioni. Gli studi dell’artista sono stati un’accumulazione di formazioni sparse su numerosi livelli, la cui decifrabilità si traduce nella ricerca continua di mettere a nudo l’anima. Pia Camporese ha compiuto studi specifi camente artistici con la Maturità in Arte Applicata, poi la laurea in Psicologia. Si trasferisce a Milano per lavorare di nuovo nel campo dell’arte, come grafi ca in agenzie di pubblicità. Poi ancora Padova per confrontarsi con l’arte e con un’altra laurea allo IUAV, in Comunicazione Visiva. Concilia nello stesso tempo il lavoro di psicologa presso una casa di cura per disabili pschici.
Personalità poliedrica quella di Pia Camporese, sempre alla ricerca di individuare la vera natura di ciò che costituisce il proprio messaggio, un processo di produzione artistica volto a un proprio spazio, un proprio codice stilistico, avvicinandosi all’espressionismo tedesco di Egon Schiele, subendo la fascinazione dell’espressionismo americano di Pollock, De Kooning, Kline, fi no all’infl uenza della nuova pittura in Germania con la violenta produzione artistica di Baselitz. Anche se la versatile opera di Pia Camporese sembra caratterizzata da frequenti cambiamenti di stile, in realtà tutto è rivolto alla sperimentazione e alla libertà espressiva, preferendo sempre nella pittura la rappresentazione del corpo. L’artista aborrisce ogni restrizione formale, rivendicando totale incondizionata libertà. Metafora di un’introspezione che consenta l’agio di distanziarsi dalla realtà esterna per meglio comprendere l’essenza del sè.