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Pietro Geranzani - The Elephant Men

Joseph Merrick ha un fascino strano, lo hanno raccontato in molti. E? attraente, morbosamente attraente. Ho dipinto ciò che ha nella testa il Joseph Merrick che è nella mia testa. Ciò che io ho visto quando il mio Joseph Merrick si è guardato allo specchio, e ha guardato il cielo e la natura. E ora porto tutto questo in giro come fece Tom Norman con il suo uomo elefante. Percorro di continuo la parte ricondita dei miei sentimenti e trovo tanti uomini elefante che vi si aggirano. Non sono tanto diversi da me, né da voi.? Pietro Geranzani. Pietro Geranzani, al momento in mostra alla Biennale di Venezia Padiglione Italia all? Arsenale, curato da Vittorio Sgarbi, sarà protagonista della personale The Elephant Men presso la galleria Workshop Arte Contemporanea quest?autunno.

Nella pittura di Pietro Geranzani la rappresentazione resta sospesa sulla fragile linea di confine dove la cultura pittorica classica, nel gusto del colore e nella strutturazione dello spazio, erede della grande tradizione europea, si incontra e si fonde con i linguaggi contemporanei e attinge, nel movimento e nel dinamismo, alle nuove tecniche di riproduzione visiva. In essa si mantengono punti di riferimento nevralgici con l?esperienza ottica e sensitiva del reale, ma sono stravolti in un?alterazione inventiva e simbolica che presenta forme allusive, non oggettivamente decifrabili. Il simbolo non è mai totalmente astratto, la sua conformazione si cala in un immaginario che ha come sfondo la concreta storia della forma dipinta, e come referente più diretto l?articolazione inusitata della figura umana, secondo una “deformazione” che ha insuperabili precedenti nel passato, da Grünewald a Goya, o anche nella storia recente nel Picasso degli anni trenta.

Lo scenario sul quale la pittura di Geranzani si muove è – lo attestano le fonti fotografiche delle sue immagini – l?attualità più flagrante e quotidiana. Ma la pittura arretra l?espressione in un tempo sospeso oltre la contingenza degli eventi di riferimento, sì che le sue raffigurazioni appaiono come simbologie astraenti dall?accadimento che le ha generate: immerse nel presente per quel tanto che manifestano di crudezza e disincanto, legate per parentela pittorica a quelle esperienze che hanno dimostrato un?incrollabile convinzione che la bellezza dell?arte persista immutabile anche nella raffigurazione degli aspetti più tragici e grotteschi della natura umana.

Workshop Arte Contemporanea vorebbe ringraziare Bisol Desiderio & Figli per il loro sostegno fornito a questo mostra. Pietro Geranzani vive e lavora a Milano. E? nato a Londra (GB) nel 1964. Ha studiato pittura all? Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova dove si è diplomato nel 1989. Il suo lavoro è stato esposto sia in Italia che all? estero. Una selezione di mostre recenti include la partecipazione alla 54a Biennale dell?Arte di Venezia (2011), ?Lo Stato dell? Arte? in Palazzo della Meridiana a Genova (2011), la mostra del ?Premio d?Arte Duchessa di Galliera dal 2011 al 1956? al Museo d?Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova (2011) ?Terzo Rinascimento? nel Palazzo Ducale di Urbino (2010), ?Ombre Ammonitrici? nel Palazzo Ducale di Genova (2009), ?Menschenbilder im Stadhaus Zürich? (2008), “Il Male – Esercizi di Pittura Crudele” nella Palazzina di Caccia di Stupinigi a Torino (2005).

Scheda Evento

Quando:
Dal 22 ottobre al 3 dicembre 2011
Location:
Workshop Arte Contemporanea, 2793/ a Dorsoduro – VENEZIA
Tel.:
041 099 0156