Stagione Teatrale 2011-2012 - Akròpolis 12
Storia della colonna infame
di Alessandro Manzoni
con Silvio Castiglioni, Emanuela Villagrossi
regia di Giovanni Guerrieri
Una produzione CRT – Milano
A conclusione de I Promessi Sposi, romanzo che intreccia invenzione e storia, non compare il consueto vocabolo “fine”. Esso è spostato invece al termine della Storia della Colonna infame, un testo da cui l’invenzione è bandita. Manzoni ci mette così in guardia da una frettolosa soddisfazione per l’esito del romanzo, ci invita a proseguire la lettura oltre l’ultimo capitolo e poi si impegna nell’esame di una vicenda storica che non ha conosciuto una lieta conclusione e che suscita un’indignazione resa nuovamente insopportabile anche oggi, attraverso il teatro. Su questo episodio seicentesco di cieca intolleranza, che ha mobilitato l’attenzione di Manzoni due secoli dopo, lo spettacolo incrocia un doppio sguardo che mira a fare affiorare anche il fantasma della Città contemporanea, che divora se stessa e dimentica. Se ne fanno carico in scena un uomo ed una donna, lei dall’aspetto di femme fatale, lui come un intellettuale un po’ snob. In un clima all’apparenza spossato, i due per tutta la durata dello spettacolo passando da un divano all’altro, un microfono in mano, si rovesciano addosso il racconto con un’urgenza misteriosa, come se le parole manzoniane dovessero sfuggire e il loro compito fosse quello di salvarle, di mantenerle vive. Con la sua voce pastosa,bellissima, Silvio Castiglioni dà loro una potenza straordinaria, la stessa che si trova in Emanuela Villagrossi.