Stagione Teatrale 2011-2012 - Akròpolis 12
Terroni d’Italia
di Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza
con Fulvio Cauteruccio e Laura Bandelloni, Massimo Bevilacqua, Umberto D’Arcangelo, Francesco De Francesco
scene di Loris Giancola
regia di Fulvio Cauteruccio
Una produzione Compagnia Teatrale Krypton – Firenze
Recitato in calabrese, veneto, siciliano, lombardo, napoletano e piemontese, un nuovo spettacolo corrosivo proposto da una delle più significative compagnie del teatro italiano di ricerca, anche sul piano dell’uso della lingua. Al centro, l’emigrazione dal sud, una delle amare conseguenze dell’unificazione nazionale e delle scelte attuate dai Savoia. Scelte diplomatiche che anche Dostoevskij nel diario del suo viaggio in Italia del 1870 criticò aspramente, rintracciando in esse la causa della “creazione di un regno di secondo ordine”. Da Quarto fino alla caduta della piazzaforte di Gaeta, si ripercorrono alcuni dei principali accadimenti che hanno portato all’unità d’Italia, anche attraverso immagini video di repertorio e brani tratti dagli ultimi studi condotti sui carteggi di Cavour. Studi che danno di quegli eventi una nuova lettura e rendono dignità a una popolazione e ad una terra economicamente forte – nel 1856 all’Expo di Parigi il Regno borbonico fu premiato come terzo stato più avanzato d’Europa - che venne insanguinata e saccheggiata in nome dell’unità. Il fenomeno del brigantaggio, reputato fino ad ora negativamente, assume la connotazione di una vera e propria lotta partigiana durata ben otto anni. Una controstoria, dunque, condotta dal punto di vista di Pippo, che dal sud sogna di fare l’attore al nord, dopo aver individuato nelle Baccanti di Euripide una sorta di traccia allusiva dei fatti e dei personaggi del Risorgimento, Cavour, Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Francesco II di Borbone, Maria Sofia. Ma il sogno non si avvererà in questa scena che non mette in discussione l’unità nazionale, ma ne mette in rilievo le pieghe di disincanto.