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Festival dei Cuori 2009: grande chiusura a Tarcento per la 40. edizione

Folclore

Tarcento (UD) - La 40^ edizione del Festival dei Cuori si chiuderà domani sera, martedì 25 agosto, alle ore 21 al Parco delle Scuole Elementari di Viale Matteotti con i nove gruppi ospiti che saluteranno Tarcento e il suo pubblico con le loro esibizioni.


Quest’edizione del Festival ha riscosso finora grande successo grazie alla serata delle specialità, l'occasione per ammirare il ricco repertorio dei Gruppi ospiti del Festival nelle tre piazze del centro cittadino; i Mercatini delle Tradizioni, con oggetti tipici e artigianali presi d’assalto da migliaia di persone; Sa Prazza Sarda, con l’intera piazza Roma dedicata alle specialità musicali e gastronomiche sarde. Ma il successo del Festival dei Cuori è decretato anche dal Festival Club, che ha portato in Piazza Roma un’anticipazione del festival con il Gruppo Marchigiano e quello del Vanuatu; la serata inaugurale nel Parco delle Scuole Elementari che ha catturato il pubblico con oltre due ore di spettacolo; e il Festival Party, la dancefloor più internazionale al mondo.
Per la serata di chiusura di questa 40^ edizione del Festival dei Cuori risaliranno sul palco di Viale Matteotti tutti e cinque i continenti.
Dal Cile il Ballet de la Universidad de Tarapacá Bafut di Arica. Fondato nel 1971 dal Maestro Manuel Mamami M, ha realizzato in forma continuata una fruttifera traiettoria di proiezione di valori artistico-musicali e coreografici delle tre zone geografiche del Cile. L’armonia dei ballerini e la musica sono frutto di un lavoro scenico basato sulle radici della cultura cilena. La conoscenza profonda, l’amore per il patrimonio culturale e per la scoperta delle proprie radici, hanno contribuito ad arricchire la personalità di ogni singolo componente del gruppo, permettendo allo stesso di essere riconosciuto come uno dei più importanti del Cile.
Dalla Costa D’avorio la compagnia Nigui Saff. Creata nel 1997, il gruppo è composto da una decina di membri ed è nato dalla volontà dei giovani del villaggio di far conoscere all’estero il Mapouka. Il termine Mapouka è la contrazione della parola “mapoukaté” che in ahizi (dialetto degli abitanti di Nigui Saff) significa mettere tutto al sicuro, riordinare tutto in casa, prima di immergersi nel ritmo e nella danza. Inserito nella categoria delle musiche popolari d’ispirazione tradizionale, il Mapouka si basa sul ritmo delle percussioni e sui canti vivi e allegri che raccontano temi della vita quotidiana della comunità del villaggio. Questa atmosfera vivace e gioiosa invita tutti alla danza e all’allegria collettiva. Le danze eseguite principalmente con le anche, evidenziano l’armonia tra il corpo femminile e il ritmo che caratterizza l’Africa. Il Mapouka appare come una vera simbiosi di stili musicali e di creatività coreografica della zona rurale, in contrasto con la frenesia urbana.
Dall’India l’Ensemble Kalakar di Bombay. Diretto da Arun Chandiwale, famoso danzatore indiano di fama mondiale, il gruppo è formato da 30 artisti e offre uno spettacolo indimenticabile. Le danzerine, con la loro bellezza e nobiltà, l’eleganza dei movimenti, adornate con gioielli e con fiori intrecciati nei capelli, si esprimono nella danza Dandiya Ras. Uomini e donne danzano separati, accompagnati da flauti, tamburi e altri ben noti strumenti indiani come l’harmonium e il sitar.
Dalla Russia il Folk Dance and Music Group Vesennye Zori di Voronezh. Il nome del gruppo può essere tradotto come “l’alba della primavera”, e simboleggia la giovinezza e la freschezza necessarie per realizzare il suo principale intento: suscitare interesse per la storia, i costumi e le tradizioni folcloristiche della regione. Gli spettacoli, vivaci e multiformi, mostrano un patrimonio di costumi autentici e un vasto repertorio tra scene di cerimonie, danze corali e canzoni da ballo, accompagnate da musicisti del folclore russo e dagli armoniosi suoni dei loro strumenti. L’allegria delle danze e la grazia della musica combinano con vivacità, scene di vita sociale e spirituale, ma anche l’antica cultura russa con quella contemporanea.
Dall’ucraina l’Ensemble Gorlytsya di Kamenets Podilski. Il nome del gruppo significa "giovinezza". L'entusiasmo dei giovani e l'esperienza degli anziani hanno dato vita a questa formazione composta da 41 elementi, che mette in scena danze e canzoni di tutte le regioni del Paese ed è accompagnato da una orchestra formata da una decina di musicisti che suonano strumenti tipici tra i quali la famosa "balalaika".
Dalla Repubblica del Vanuatu il Futuna Fatuana Cultural Group di Vanuatu. Un’ottantina di isole sparse come una grande Y sul Pacifico, in uno scenario da mari del Sud: colline verdissime, spiagge bianche e nere, e lagune brillanti come specchi, orlate di palme da cocco. Ma bisogna aggiungervi anche giungle impenetrabili, vulcani ancora attivi e paesaggi selvaggi: questo è il paradiso di Vanuatu.
I membri del gruppo folk Futuna Fatuana ci faranno conoscere la loro antica cultura: i costumi, la musica e la danza che vengono tramandati da generazione in generazione. Le loro danze e i loro canti ci raccontano storie delle loro guerre tribali, ma anche della pesca, del raccolto e della religione.
Dall’italia tre gruppi. Gli Sbandieratori dei Rioni di Cori (Lazio), il Gruppo folkloristico Citta’ Di Quarto di Quartu S. Elena (Sardegna) e i padroni di casa, il Gruppo Folkloristico Chino Ermacora di Tarcento (Friuli Venezia Giulia).
Il Festival dei Cuori offre l’opportunità di conoscere e incontrare culture diverse in una specie di “giro del mondo” in soli 7 giorni che trasforma Tarcento in un compendio cosmopolita che coinvolge sempre più attivamente la cittadinanza. Per le vie e le piazze della città, sfilano e ballano tutti i colori del mondo, uniti dai canti e dalla musica. Ragazzi giovani promotori di amicizia e fratellanza attraverso questo Festival che è il più antico del Friuli Venezia Giulia.

Nato nel 1965, in un contesto prima europeo e in breve divenuto continentale, su idea di Vittorio Gritti, il Festival dei Cuori – organizzato dalla Città di Tarcento con il Gruppo Folcloristico Chino Ermacora, con il fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Udine, la Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, la Comunità Montana Valli del Torre Natisone e Collio, oltre ad alcuni sponsor privati – trasforma Tarcento nella Perla del Folclore.

Info: www.festivaldeicuori.it