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Futurismi al confine orientale. Avanguardie di regime al Civico Museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata di Trieste

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[img_assist|nid=25596|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE – Il pittore futurista Tullio Crali, gli scultori Ugo Carà e Marcello Mascherini, l’architetto Bruno Angheben, il fotografo Ferruccio Demanins, i grafici Urbano Corva ed Edoardo Ricci, e poi ancora altre straordinarie figure di artisti polivalenti, come l’eclettico Guido Marussig, pittore, grafico e scenografo: sono solo alcuni nomi, alcune personalità artistiche alle quali è dedicato il ricco percorso espositivo in mostra a Trieste dal 5 dicembre 2009 al 21 febbraio 2010, Futurismi al confine orientale. Avanguardie di regime. Il progetto prende avvio dalle celebrazioni del centenario del Futurismo, per illuminare una traiettoria storico-artistica tanto preziosa quanto – per certi versi - “imprendibile”: le atmosfere e l’humus, al confine orientale italiano, in cui maturava, cent’anni fa o poco meno, quell’espressività artistica a buon titolo definibile come “avanguardia”, un ‘segno’ impresso con forza ed evoluto per mille direzioni nella grafica, così come nella pittura, nell’illustrazione, nella scenografia. Una nuova cifra stilistica affidata a personalità divenute famose o, invece, rimaste sconosciute ai più: grafici e pittori capaci comunque di imprimere nuove rotte per le successive generazioni artistiche del Novecento. Avanguardie di regime, quindi, a racchiudere – quasi fosse un coloratissimo racconto per immagini - una creatività di ispirazione “grafica” e lo sguardo innovativo degli artisti che si sono formati negli anni fra il 1920 e il 1940 al confine orientale, in un’area che abbraccia la Venezia Giulia, Gorizia e il Friuli, l’Istria, Fiume e la Dalmazia. Artisti che hanno appunto sviluppato una concezione grafica fatta di linee ardite, ascrivibili più alle circostanze del regime (basti pensare a GIL, OND, Opera Balilla, GUF, Littoriali, …) che alla dimensione commerciale della loro committenza. Futurismo, quindi, ma non solo e non semplicemente: linea [img_assist|nid=25598|title=|desc=|link=none|align=right|width=420|height=640]sfuggente (Luigi Spazzapan), traiettoria di stampo o solo occhieggio futurista (Emilio Caucigh, Eligio Finazzer Flori, Ugo Carà, Bruno Angheben), massificazione della figura (Romolo Venucci) cubature in grafica (ancora Ugo Carà), giustapposizioni di colori (Omero Valenti, Marcello Claris), scivolamento e quasi trionfo di senso decó (Popi – Mariella Polli), ma non quello lezioso (Pollione Sigon, Piero Lucano), superomismo fumettoso (Marcello Mascherini), costruzioni e sovracostruzioni novecentiste (Guido Marussig, Nino Ferenzi), ma anche tratti di quasi primitivismo (Sante Bidoli), semplificazione (Tullio Crali, Urbano Corva) e linearizzazione del disegno (Marino Spadavecchia, Lea Battigelli D’Orlandi) verso, talvolta, una puntinizzazione (ancora una volta Carà) o, sovente, un’essenzializzazione (Edoardo Ricci) dell’immagine che si vuole rappresentare. Dal 4 dicembre 2009 al 21 febbraio 2010 Nuovo Civico Museo della Civiltà istriana fiumana e dalmata, Via Torino - TRIESTE Futurismi al confine orientale. Avanguardie di regime Artisti: Bruno Angheben, Ugo Carà, Marcello Claris, Urbano Corva, Tullio Crali, Ferruccio Demanins, Guido Marussig, Marcello Mascherini, Edoardo Ricci A cura di Piero Delbello Vernissage: venerdì 4 dicembre, alle ore 18.30 Orario: da lunedì a venerdì, ore 10 / 12.30 e 16 /18.30 sabato e domenica ore 10/13.00 Biglietti: biglietto 2 €, ridotto 1 € note: Promossa dall’IRCI – Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata e dalla Famiglia di Grisignana – Unione degli Istriani, ideazione e direzione artistica Piero Delbello progetto strutture e allestimento Athos Pericin in collaborazione con Provincia di Trieste Comune di Trieste – Assessorato alla Cultura con il contributo di Governo Italiano (l. 72/2001), Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione CRTrieste ed Esatto Info: tel. 040639188 irci@iol.it www.irci.it