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Giorgio Pressburger dà il via al ciclo d'Incontri con l’autore di febbraio in Sala Ajace a Udine

UDINE - Giorgio Pressburger, Antonella Sbuelz, Willer Bordon, Carlo Sgorlon e Gabriella Chimet. È quanto mai ricco il programma per il mese di febbraio degli Incontri con l’autore, il fortunato ciclo di appuntamenti organizzati dalla Biblioteca Civica “V. Joppi” e dall’assessorato comunale alla Cultura in collaborazione con il Club Unesco di Udine. Nella suggestiva della sala Ajace, infatti, si alterneranno nomi di spicco del panorama letterario italiano per presentare al pubblico udinese le loro ultime novità editoriali.

Il via lo darà, mercoledì 4 febbraio alle 18, Giorgio Pressburger, uno dei più affermati drammaturghi italiani di questo secolo, nonché autore di numerosi romanzi e raccolte di racconti. Mercoledì prossimo, Pressburger (presentato da Angela Fabris dell’Università di Klagenfurt e da Donata Salimbeni, curatrice delle note) parlerà del suo Nel regno oscuro (Bompiani, 2008), una metafora del Novecento, come racconta lo stesso autore, che rappresenta il primo volume di una trilogia dai rimandi danteschi che si concluderà nel 2010.

Politica e antipolitica, invece, il filo conduttore del secondo incontro, venerdì 6 febbraio sempre alle 18 in sala Ajace, con il libro denuncia dell’ex senatore Willer Bordon, che a Udine, moderato dal giornalista Gianpaolo Carbonetto, dialogherà con il pubblico su quello che lui stesso ha definito un gesto di protesta “contro il declino e la corruzione di una classe dirigente incapace di farsi portatrice delle esigenze dei cittadini e contro la grave degenerazione della funzione legislativa del Parlamento”. Nel suo libro Perché sono uscito dalla Casta (edizioni Ponte alle Grazie, 2008), infatti, Bordon racconta i motivi che lo spinsero, il 16 gennaio dello scorso anno, a rassegnare le dimissioni dal Senato della Repubblica come atto forte di testimonianza “di chi sente il dovere di difendere le istituzioni dalla deriva di sfiducia che investe la politica”. I privilegi economici di cui godono i parlamentari – e sui quali Bordon, con dovizia di cifre, esempi e aneddoti da insider, getta una luce ancora più inquietante della Casta descritta da Rizzo e Stella – sembrano essere tuttavia solo la punta di un iceberg, sotto la quale la crisi della politica, dice Bordon, “ha assunto proporzioni disastrose”.

In occasione della Giornata del Ricordo, che ogni 11 febbraio vuole commemorare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, ospite di sala Ajace sarà Gabriella Chmet, autrice di “Libera. Una storia istriana”, pubblicato nel 2007 da Mgs Press. Il romanzo, che nel terzo appuntamento di febbraio sarà presentato dal direttore della “Joppi”, Romano Vecchiet, e introdotto dal presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Silvio Cattalini, racconta la storia di Libera, donna vissuta nel cuore dell’Istria tra i due conflitti mondiali, passando dall’Impero austriaco al Regno d’Italia, dal Ventennio fascista alla furia dei partigiani comunisti di Tito. La storia, di cui verranno letti alcuni brani dall’attrice Chiara Bettuzzi, è quella delle genti istriane, raccontata da una voce fuori dal coro, quella degli italiani di confine in perenne bilico tra nazioni e strategie di potere che non li hanno mai inglobati: una condizione scomoda, ma anche un punto di vista privilegiato su una realtà dolorosa e contrastata.

Ancora Istria protagonista dell’incontro di mercoledì 28 febbraio. L’autrice Antonella Sbuelz Carignani, presentata da Fulvio Salimbeni e Mario Turello, parlerà del suo “Greta Vidal” – fresco di stampa per Frassinelli – , un potente affresco dalla trama compatta e armoniosa, che insieme alla scrittura suggestiva e poetica di Antonella Sbuelz (nata nel 1962 a Udine) racconta una storia di passioni nella Fiume di D’Annunzio.

Da ultimo, ma non certamente in ordine d’importanza, l’incontro con Carlo Sgorlon che, sul filo conduttore del suo ultimo romanzo “La penna d’oro” (edito da Morganti nel 2008), dialogherà mercoledì 25 con Giampaolo Borghello, Romano Vecchiet e Luigi Reitani. Ma l’atteso incontro sarà anche l’occasione per consegnare al grande scrittore friulano, autore di più di mille articoli e numerosi romanzi di successo tradotti in decine di lingue diverse, il sigillo della città di Udine. Un riconoscimento che la Giunta comunale, su proposta dell’assessorato alla Cultura, ha deliberato di concedere in omaggio all’opera letteraria di Sgorlon. Davvero per tutti i gusti, dunque, i romanzi presentati direttamente dagli autori grazie all’iniziativa della “Joppi”. Tanti appuntamenti, tutti a ingresso libero, che anche nel prossimo mese non mancheranno di portare in città grandi nomi della letteratura internazionale.