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I cosacchi del Kuban: danze e musiche tradizionali russe al Castello degli Ezzelini a Bassano

Kalinka Moja
[img_assist|nid=22222|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Bassano del Grappa (VI) - Sabato 1° agosto alle ore 21.00 saliranno sul palco del Castello degli Ezzelini a Bassano del Grappa I cosacchi del Kuban, con uno spettacolo di danze e musiche tradizionali caucasiche. Un altro appuntamento nel segno delle danze tradizionali, dunque, inserito nel ricco cartellone di Operaestate Festival Veneto.
Il Kuban è una regione meridionale della Russia il cui nome deriva dal fiume che nasce dai contrafforti settentrionali del monte Elbrus, la cima più alta del Caucaso. Le danze popolari originarie di questi luoghi abbinano le tradizioni montane del Caucaso a quelle del mare di Azov e del mar Nero. Lo spettacolo proposto da I Cosacchi del Kuban ripercorre la storia centenaria di queste comunità di religione ortodossa dalle origini così diverse: slavi, russi, ucraini e caucasici.
In scena sessanta artisti, con un guardaroba che comprende ottocento costumi tipici, per un ricco programma che alterna vorticose danze maschili, legate all’immaginario della guerra e delle battaglie, a danze di corteggiamento, dove gli uomini cercano di conquistare le donne pavoneggiandosi in incredibili acrobazie.

Grande sfoggio di tecnicismo per mirabolanti incroci di spade e lance, danze propiziatorie e poetiche, e ancora danze femminili, dove emerge la struggente attesa per il ritorno dell’uomo amato dalla guerra in terre lontane. Ma le donne cosacche non sono solo le interpreti di danze elegantemente leggere e delicate, sanno anche competere con i loro uomini, scatenandosi in danze energiche in sintonia con il carattere fiero e indomito di un intero popolo.

In programma anche romantiche danze nuziali, polke tradizionali eseguite in coppie, l’antica danza degli adyaghi - l’unica in cui uomini e donne possono prendersi per mano – il “bruco”, danza eseguita dalle donne con il tipico fazzoletto e il classico girotondo con cui si chiudevano le feste nel villaggi. Non mancano[img_assist|nid=22223|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=337] nemmeno alcuni elementi della tradizione turca che risalgono al XVIII secolo, quando un'armata cosacca guidata da Nekrasov si stabilì per un certo tempo in Turchia.

La fusione di culture diverse è riscontrabile anche nei ricchi costumi che rendono ancora più spettacolare ogni esibizione. Berrettone di pelo (papakha), pantaloni larghi infilati negli stivali (sharovary), il mantello di feltro (burka), postura da perfetto cavallerizzo e da vigoroso spadaccino: sono solo alcuni degli stereotipi con cui il mondo occidentale, complici i film e i romanzi, tende a connotare il cosacco. Una connotazione che nell’ambito della danza resta tale e quale, e acquista anzi ulteriori venature di romanticismo e di avventura, per via del carattere allegro ed estroverso che i Cosacchi mostrano sulla scena e che continua ad affascinare il pubblico. Un felice mix di contagiosa allegria e misurato rigore tecnico attraverso cui i danzatori portano con orgoglio la loro cultura in giro per il mondo.

Operaestate Festival Veneto 2009

Sabato 1° agosto 2009, ore 21.00

Castello degli Ezzelini - Bassano del Grappa (VI)
I cosacchi del Kuban

Biglietti:22 euro intero, 20 euro ridotto

Info: Biglietteria del Festival

tel 0424524214/0424217819

www.operaestate.it