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Il Cabaret Yiddish di Moni Ovadia sul Castello per UdinEstate 2009

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[img_assist|nid=22486|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE - Da quasi vent’anni calca i palcoscenici italiani, e non solo, riscuotendo sempre applausi e consensi. È il Cabaret Yiddish di Moni Ovadia, che, per UdinEstate 2009, sarà anche nel capoluogo friulano, sabato 8 agosto, alle 21 sul piazzale del Castello. Si potrebbe dire che lo spettacolo abbia la forma classica del cabaret comunemente inteso. Brani musicali e canti si alternano a storielle, aneddoti, citazioni che la comprovata abilità dell’intrattenitore sa rendere gustosamente vivaci. Ma quello di Moni è anche uno spettacolo che sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe, tutto quello che Ovadia chiama il suono dell’esilio, la musica della dispersione: in una parola diaspora.Sul palco un intero popolo, quello ebraico, e la sua epopea, ma anche la lingua, la musica Klezmer e la cultura Yiddish, quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, la condizione universale dell’ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque.Scrive lo stesso Ovadia : Ho scelto di dimenticare la “filologia” per[img_assist|nid=22487|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=495] percorrere un’altra possibilità, proclamando che questa musica trascende le sue coordinate spazio-temporali “scientificamente determinate” per parlarci delle lontananze dell’uomo, della sua anima ferita, dei suoi sentimenti assoluti, dei suoi rapporti con il mondo naturale e sociale, del suo essere “santo”, della sua possibilità di ergersi di fronte all’universo, debole ma sublime. Gli umili che hanno creato tutto ciò prima di poter diventare uomini liberi, sono stati depredati della loro cultura e trasformati in consumatori inebetiti, ma sono comunque riusciti a lasciarci una chance postuma, una musica che si genera laddove la distanza fra cielo e terra ha la consistenza di una sottile membrana imenea che vibrando, magari solo per il tempo di una canzonetta, suggerisce, anche se è andata male, che forse siamo stati messi qui per qualcos’altro. UdinEstate 2009 Sabato 8 agosto 2009, Ore 21:00 Piazzale del Castello - UDINE Yddish Cabaret di e con Moni Ovadia e con Emilio Vallorani: flauto Albert Mihai: fisarmonica Luca Garlaschelli: contrabbasso regia di Roberto Andò In caso di maltempo al Palamostre Biglietti: 14 euro più 1 di prevendita Disponibili dalle 11 alle 13 al PuntoInforma di via Savorgnana 12 (0432 414717/718) e dalle 19 nella casetta di UdinEstate sul terrapieno di piazza Libertà. Info: www.udinecultura.it