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Il francese Cirque Allant Vers, un simposio dedicato a Orazio Bobbio e il film-concerto Sacco e Vanzetti a L’Arlecchino Errante

Rassegne
[img_assist|nid=9160|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]PORDENONE. L’inaugurazione di un tendone teatro-circo nel centro di Pordenone, la possibilità di fruire di una cena biologica tra uno spettacolo e l’altro della serata, la varietà e l’ampiezza degli eventi: nel programma di sabato 8 settembre sono racchiusi i principali ed originali tratti distintivi dell’ XI edizione de L’Arlecchino Errante, che da questo week-end approda in città con molte novità. Le diverse location del centro storico ospiteranno infatti, fino al 16 settembre, una ricca serie di proposte davvero “per tutti”, adulti, ragazzi, famiglie, e per tutti i gusti: teatrali, musicali, circensi, con tratti d’oriente e di occidente, inclini alla riflessione o al puro divertimento. L’avvio alle 17 di sabato 8 settembre, nel circo teatro appositamente allestito in viale Gorizia, con lo spettacolo di nuova poesia circense del francese Cirque Allant Vers (di e con Damien Combier), Ma perché dunque la lentezza è sempre stata più poetica. Cinquanta minuti di divertimento sublime, per grandi e piccoli, in cui il protagonista è un pianoforte. Ma con le ruote, e per di più infarcito di “giocoleria” e di tanti altri trucchi mirabolanti. Questo show è un incontro tra vecchie arti circensi e l’universo delle nuove tecnologie ed è classificabile all’interno di quel nuovo e rivoluzionario movimento inventato in Francia, che prende il nome di Nouveau-Cirque (Nuovo Circo): senza animali e con molta poesia. Alle 18, invece, a Palazzo Montereale Mantica, spazio al simposio dedicato alla memoria di Orazio Bobbio, fondatore e “motore” de La Contrada-Teatro Stabile di Trieste, un’intensa esperienza di vita e di palcoscenico che ben si sposa con il tema scelto per l’incontro: L’isola che non c’è, esempi utopici nella storia e nei desideri del teatro. Vi parteciperanno Franca Angelini, professoressa dell’Università La Sapienza di Roma, Massimo Marino, docente al Dams di Bologna, critico de L’Unità e di Hystrio, l’attrice Ariella Reggio e il regista Francesco Macedonio, nel 1976 fondatori della Contrada di Trieste proprio assieme ad Orazio Bobbio e all’attrice Lidia Braico. I loro ricordi e momenti di vita e di spettacolo si intrecceranno ad un particolare excursus nella grande storia del teatro, per ricordare che già all’interno delle compagnie post-medioevali nascevano i primi elementi delle idee cooperativistiche, le[img_assist|nid=9161|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=471] prime pratiche di mutua assistenza, le prime attenzioni transculturali, e per rispondere a un’intrigante quesito: quali sono, oggi, le idee e le pratiche virtuose del teatro, tra gli attori maturi e i giovanissimi? Al termine del simposio sarà possibile cenare in loco con piatti biologici (ed economici), prima di assistere a uno degli eventi clou della rassegna di quest’anno. Stiamo parlando del film-concerto Sacco e Vanzetti, canzoni d’amore in libertà, in scena alle 21 nella corte del palazzo della Provincia o in caso di pioggia all’Auditorium Concordia. Per la primissima volta in Friuli Venezia Giulia, il duo Foce Carmosina (Fabrizio Zanotti e Lino Riccio) accompagneranno con le loro musiche, pezzi propri e canzoni di Guccini, Lolli, Simon & Garfunkel, Springsteen, Stormy Six, le immagini del famoso film di Giuliano Montaldo. La vicenda, anche per chi non la conosce, rimane perfettamente leggibile. Anzi, si arricchisce di emozioni. Attuali, da vivere.