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Il gatto in tasca nuova produzione della Contrada dal 15 aprile a Trento

Foyer

[img_assist|nid=5402|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRENTO - Debutta giovedì 12 aprile a Trento la nuova produzione della Contrada-Teatro Stabile di Trieste: si tratta de Il gatto in tasca, riadattamento a cura di Roberto Lerici dell’omonima opera di Georges Feydeau. Lo spettacolo, che effettuerà quest’anno una breve tournée “di rodaggio” concludendosi al Teatro Cristallo di Trieste il prossimo 2 maggio, sarà una delle produzioni principali che la Contrada porterà in tournée in tutta Italia nella Stagione 2007/2008.

Chat en poche – Il gatto in tasca nella traduzione italiana – è il secondo vaudeville di Feydeau, scritto a ventisei anni e rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1888. Nella loro casa di campagna, Monsieur Pacarel e la moglie Marta ospitano due amici di famiglia: il dottor Obitor e la consorte Amandina. Pacarel, incolto quanto simpatico padrone di casa, arricchitosi con la fabbricazione di zucchero per diabetici, si mette in testa di dare lustro alla famiglia facendo rappresentare al famoso Teatro dell’Opéra di Parigi un Faust che la figlia, sedicente scrittrice, ha da poco composto.

Per riuscire nel suo intento, Pacarel ordisce un fantasioso ricatto: poiché il Teatro dell’Opéra sta cercando di scritturare il tenore più famoso del momento, egli intende anticipare questa mossa ingaggiando personalmente l’artista; sarà in cambio di quest’ultimo che chiederà all’Opéra di rappresentare il lavoro della figlia. Ma non si deve mai comprare a scatola chiusa (in francese, per l’appunto, chat en poche): ad arrivare infatti in casa Pacarel, per una serie di incredibili equivoci, non sarà il celebre tenore, bensì un giovanotto che porterà grande scompiglio sia nella famiglia di Pacarel che in quella di Obitor.
Nel susseguirsi di dialoghi serrati, esilaranti malintesi, vertiginosi colpi di scena e deliziose situazioni comiche, costruite con la consueta precisione di un matematico, si rivela tutto il genio di Feydeu.

Il teatro di Georges Feydeu (1862-1921) si colloca nella grande tradizione della farsa francese inventata da Molière e Beaumarchais. Considerato il padre del vaudeville d’oltralpe, Feydeau amalgama nelle sue opere il ritratto della società di fine Ottocento con i meccanismi della comicità, regolati alla perfezione come gli ingranaggi di un orologio. Da questa combinazione scaturisce con un ritmo indiavolato un movimento continuo di situazioni paradossali, di peripezie che rasentano l’assurdo scatenando una valanga di risate. Osannato dai contemporanei e dai successori come un matematico del teatro, un ingegnere della scena, Feydeu inventa, combina, costruisce e rimonta una macchina ad orologeria, dove tutti gli ingranaggi, per quanto complicati e paradossali, funzionano alla perfezione nel grande gioco della comicità scenica.

Il rispetto che l’autore porta nei confronti dei costumi del suo tempo, dei vizi e delle virtù della borghesia francese, fa sì che nel mettere alla berlina le relazioni sentimentali, il denaro, la politica, non si scada mai nella volgarità. Feydeu tratteggia sempre tutto con umorismo e finezza di spirito e a distanza di cent’anni da quando conquistava le platee dell’epoca, il suo teatro continua ad essere estremamente popolare, grazie anche alle continue riprese di alcuni fra i suoi capolavori più celebri (Il signore va a caccia, L’albergo del libero scambio, Il tacchino, La pulce all’orecchio, La palla al piede, La dama di Chez Maxim’s, Occupati di Amelia).

Ma anche un testo dai meccanismi perfetti necessita di un’accurata regia, capace di mantenere sempre in tensione il ritmo della comicità. Ci si cimenta Francesco Macedonio, fondatore e Direttore artistico della Contrada fin dal 1976. Il regista goriziano, che ha firmato la maggior parte delle produzioni allestite dalla compagnia, annovera fra i suoi successi più recenti, I ragazzi di Trieste di Tullio Kezich, I rusteghi di Goldoni, Sariandole di Roberto Curci e I ragazzi irresistibili di Neil Simon.

Straordinari protagonisti de Il gatto in tasca sono Antonio Salines e Ariella Reggio, con la partecipazione speciale di Gianluca Guidi. Antonio Salines, che veste il ruolo di Pacarel, è un grande interprete del teatro italiano. Direttore artistico della compagnia stabile del Teatro Belli di Roma, Salines vanta al[img_assist|nid=5403|title=chattuu|desc=|link=none|align=right|width=640|height=479] suo attivo la collaborazione con i più prestigiosi teatri nazionali. Ha iniziato da alcune stagioni un sodalizio artistico con lo Stabile di Trieste, assieme al quale ha allestito la recente fortunata edizione de I rusteghi di Goldoni, la commedia musicale Io e Annie di Woody Allen e nelle ultime tre stagioni I ragazzi irresistibili di Neil Simon, con Johnny Dorelli, uno dei più grandi successi di pubblico e critica degli ultimi anni.
Tra i fondatori della Contrada nel 1976, Ariella Reggio è da sempre la beniamina del pubblico triestino ed è stata protagonista di tutti gli allestimenti dialettali che tradizionalmente inaugurano le stagioni di prosa nonché della maggior parte delle produzioni della Contrada. Fra i suoi successi più recenti, Mrs. Rose di Martin Sherman per la regia di Sabrina Morena e Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg, diretta da Valerio Binasco. Ne Il gatto in tasca interpreta Amandina, moglie di Obitor.

Figlio d’arte (la mamma è Lauretta Masiero, il papà Johnny Dorelli), Gianluca Guidi è uno dei talenti in ascesa del mondo dello spettacolo italiano. Cantante, attore e conduttore, debutta nel ’89 al Festival di Sanremo (ci tornerà qualche anno dopo in veste di presentatore); nel ’92 esordisce in teatro con la commedia musicale Parole d’amore parole, assieme a Nino Manfredi e prosegue la sua carriera teatrale al fianco di Ernesto Calindri con Gigì. L’incontro con Gigi Proietti porterà alla realizzazione di un one-man-show, Chiacchierata informale, e di due spettacoli di successo, Stanno suonando la nostra canzone e Taxi a due piazze. Seguono a teatro i successi di Serial killer per signora (produzione e regia), Promesse, promesse (regia e ruolo principale), …e sottolineo se! (nuovo one-man-show), A piedi nudi nel parco (produzione, interpretazione e regia), The producers (con Enzo Iacchetti), La resistibile ascesa di Gianluca G. Ospite diverse volte del Teatro Cristallo di Trieste, con Il gatto in tasca, dove veste i panni di Defalsette, Guidi inaugura un rapporto di collaborazione con la Contrada.

Gli altri interpreti dello spettacolo sono Francesca Bianco (nel ruolo di Marta), alla sua prima collaborazione con lo Stabile privato triestino; Gianfranco Saletta (qui nel ruolo di Obitor), che dopo aver collaborato per oltre un decennio con la Contrada ha fondato una propria compagnia teatrale, ma torna spesso a collaborare con lo Stabile di Trieste; Marzia Postogna, Adriano Giraldi e Maurizio Zacchigna, attori della compagnia stabile della Contrada, reduci i primi due dalla tournèe de I ragazzi irresistibili, mentre l’ultimo ha collaborato attivamente negli scorsi mesi con la scuola di teatro dello Stabile di Trieste, l’Accademia Teatrale “Città di Trieste”. Ne Il gatto in tasca Postogna, Giraldi e Zacchigna interpretano rispettivamente Giulia, la figlia di Pacarel, Levitel, il fidanzato della ragazza e il cameriere Tiburzio.

Scene e costumi dello spettacolo sono stati ideati da Andrea Stanisci, già autore per la Contrada delle scenografie di Prigionieri in riva al mare, Mia fia di Giacinto Gallina e Mrs. Rose di Martin Sherman. Le musiche originali dello spettacolo sono state composte da Massimiliano Forza, giovane musicista che ha già collaborato con Macedonio per lo spettacolo Ecco un uomo libero! di Tom Stoppard. Il disegno-luci è di Alessandro Macorigh.

Stagione di Prosa del Centro Servizi Culturali Santa Chiara

Dal 12 al 15 aprile 2007

Giovedì 12 aprile 2007, ore 20.30

venerdì 13 e sabato 14 aprile alle 20.30

domenica 15 aprile  alle 16.00

Teatro Auditorium di Trento

Il gatto in tasca

di Georges Feydeau

Info: La contrada

tel.040390613

contrada@contrada.it

www.contrada.it