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Il sindaco del rione Sanità con il grande Carlo Giuffrè al Giovanni da Udine

Foyer
[img_assist|nid=16790|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE – La confidenza che ti ho dato t’ha fatto scurdà ‘o nomme mio. È meglio ca t’ ‘o ricuorde: io mi chiamo Antonio Barracano!. Antonio Barracano, sì. Antonio Barracano tiene in ordine un quartiere di Napoli, il rione Sanità, e viene quindi riconosciuto come sindaco: dispensa consigli e risolve i problemi della povera gente. Ma, proprio per compiere un gesto di eroismo, verrà ferito nel tentativo di sedare un conflitto… Giuffrè interpreta, in modo davvero straordinario, uno dei personaggi più complessi di Eduardo e, al tempo stesso, una delle sue commedie più amare. Un affresco, ancora dolorosamente attuale, sulla crisi della società italiana. Il sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo, diretto e interpretato da Carlo Giuffrè va in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, per il cartellone che porta la firma di Michele Mirabella, da mercoledì 17 a sabato 20 dicembre, alle ore 20.45. Il vero Barracano si chiamava Campoluongo - sono parole di Eduardo - ed era un pezzo d’uomo bruno che teneva il quartiere in ordine. Venivano da lui a chiedere pareri su come si dovevano[img_assist|nid=16792|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=427] comporre vertenze nel rione Sanità. E lui andava. Una volta ebbe una lite con Martino ‘u Camparo, e questo gli mangiò il naso. Questi Campoluongo non facevano la camorra, vivevano del loro mestiere, erano mobilieri. Veniva sempre a tutte le prime in camerino. ‘Disturbo?’ chiedeva. Si metteva seduto, sempre con la mano sul bastone. ‘Volete ‘na tazza ‘e cafè?’. Lui rispondeva ‘Volentieri’. Poi se ne andava. De Filippo scrisse Il sindaco del rione Sanità verso la fine della carriera, assegnando a se stesso una parte molto diversa da quelle dei poveracci un po’ trasognati nelle quali il pubblico era più abituato a vederlo comparire; e per interpretarla adottò una maschera dura, con un occhio semichiuso, una smorfia fissa, una parrucca di capelli fitti, dei tic vocali come suoni inarticolati, da uomo che si vanta di essere rimasto, riguardo alla cultura degli altri, un primitivo. Combatteva il cliché della propria consueta fragilità fisica, problema che non ha Carlo Giuffrè, in passato costretto semmai a cercare di costringere il proprio fisico imponente nella remissività dei vari Luca Cupiello. Non avendo necessità di trasformarsi, questa volta il grande attore può recitare ancora più in scioltezza del solito, lasciando che il senso di potere esercitato da don Antonio fluisca da lui come una manifestazione naturale, accettata senza discussione da tutti. Ricorda Giuffrè: Io tutta l’umanità di Eduardo la trovo nel teatro. Mi viene in mente un episodio: lo raccontai a Romolo Valli e lui lo scrisse in un suo libro, così ora lo conoscono un po’ tutti. Risale ai tempi in cui la televisione era ancora più burocratizzata di quanto non sia ora. Un giorno un funzionario telefonò a casa di Eduardo, presentandosi così: ‘Qui parla la televisione’. Il maggiordomo, o segretario che fosse, di Eduardo chiedeva ‘Ma chi parla?’ e all’altro capo del filo quello niente, continuava imperterrito ‘Qui parla la televisione’. Allora Eduardo prese la cornetta e propose garbatamente ‘Aspetti che le passo il frigidaire’. Di aneddoti così ce n’è tanti, ma in fondo importano poco. Molto di più importa quel che Eduardo ci ha dato con il teatro. Che è moltissimo, e mi basta per pensare che Eduardo può benissimo stare in paradiso… Stagione Teatrale 2008-2009 Dal 17 al 20 dicembre 2008, ore 20.45 Teatro Nuovo Giovanni da Udine, via Trento, 4 – UDINE Il sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo diretto e interpretato da Carlo Giuffrè   Info: tel. 0432248418 www.teatroudine.it