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Immanuel Kant

Stagione Teatrale 2010-2011

Venerdì 19 novembre 2010, ore 20:45

Immanuel Kant

di Thomas Bernhard

traduzione Umberto Gandini

regia Alessandro Gassman

musiche originali Pivio&Aldo De Scalzi

con  Manrico Gammarota

Mauro Marino, Paolo Fosso, Emanuele Maria Basso, Giacomo Rosselli, Nanni Candelari, Massimo Lello, Giulio Federico Janni

e con Marco Barone Lumaga, Davide Dolores, Matteo Fresch, Massimiliano Mastroeni

Una produzione Teatro Stabile del Veneto / Teatro Stabile delle Marche in coproduzione con Napoli Teatro Festival Italia

L’umana esistenza intesa come vana, illusoria aspirazione a una verità irraggiungibile, ma comunque irrinunciabile, e la conseguente impossibilità e/o incapacità di superare i limiti dell’esistenza stessa. Queste sono le tematiche che Thomas Bernhard affronta in ogni sua opera e questo è il paradosso esistenziale che i suoi personaggi, consapevoli o meno, sono condannati a vivere. In una tale dimensione si agita un’umanità alterata, fra deliri paranoici e nevrosi ossessive, figure che assumono di volta in volta comportamenti esagerati, riconducibili a forme estreme di megalomania o di subordinazione, di follia o di ottusità. La maestria di Bernhard nel modulare il linguaggio in fraseggi ripetitivi e le sue geniali invenzioni linguistiche contribuiscono ad evidenziare nei suoi personaggi l’aspetto grottesco, caricaturale, permeando così di esiti comici e farseschi la tematica di fondo.

 

Nell’Immanuel Kant, che viene presentato per la prima volta in Italia, questi elementi sono presenti forse in misura maggiore che in altre opere dello stesso autore. «Tutto è caricatura» dice il Kant di Bernhard; un Kant minacciato dalla cecità, in navigazione verso l’odiata America alla quale regalerà la sua ragione in cambio di un’operazione per poter riacquistare la vista. Siamo in un transatlantico popolato da passeggeri che incarnano i vari aspetti della mediocrità, della volgarità e della meschinità umana; figure grottesche, a tratti comiche che, nel corso della navigazione, scopriremo afflitti da una comune, insanabile e penosa condizione esistenziale. In una messa in scena visionaria, ricca di immagini, suoni e colori, affronteremo questo surreale viaggio in alto mare, dove ogni sicurezza vacilla e dove forse potremo sorprenderci a ridere delle nostre paure, a commuoverci delle nostre debolezze e a scoprici perturbati e soli tra gli altri.

Alessandro Gassman

Scheda Evento

Location:
Teatro Accademico - Castelfranco Veneto (TV)
Contatto:
Arteven