Error message

Il file non può essere creato.

Isaac Hayes, la fine del Duca

In Memoriam

[img_assist|nid=14451|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]E' stato trovato morto la scorsa notte nella sua casa di Memphis, Tennessee, il cantante Isaac Hayes. Il cantante, vincitore di un Oscar per la miglior colonna sonora, nel 1972, con il celeberrimo Theme From Shaft, aveva sessantacinque anni. Hayes aveva altresì composto alcuni di quelli che sarebbero diventati dei brani cult della disco music, in primis alcune famose canzoni di Barry White, senza tralasciare Soul Man, scritta a quattro mani assieme a David Porter. Per ricordarlo pubblichiamo on line l'intervista che il cantante ci ha rilasciato alla fine del 2007 per il nostro magazine cartaceo.

Noto al grande pubblico italiano per la straordinaria colonna sonora della pellicola Detective Shaft, per le sue apparizioni in film di successo (Truck Turner, 1997- Fuga da New York, Blues Brothers 2000) e, più recentemente, per il suo ruolo di apprezzato doppiatore del personaggio Chef (suo alter ego animato) nella serie televisiva South Park, Isaac Hayes è un'icona vivente della blaxploitation, il fenomeno di costume che alla fine degli anni '60 accompagnò il prepotente ingresso sulla scena politica, economica e sociale negli States degli afroamericani, sino ad allora ghettizzati ai margini della società statunitense. Connessomagazine.it lo ha intervistato per voi.

Connessomagazine.it: - Come ricorda la sua prima esperienza con[img_assist|nid=14452|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=479] la Stax-Volt Records? E’ stata la chiave del suo successo?

Isaac Hayes: - Ero molto eccitato e felice di essere approdato alla Stax. Ho tentato innumerevoli volte di entrarne a far parte e quando

finalmente ci sono riuscito è stato un sogno divenuto realtà! E stato l’inizio del mio successo.

Connessomagazine.it: - Theme from Shaft è stato un disco straordinario ed ha scatenato nel cinema la rivoluzione blaxploitation. Da dove ha preso l’ispirazione?

Isaac Hayes: - Gordon Parks, il regista, mi fece vedere alcune sequenze della pellicola e questo mi aiutò notevolmente a trovare l’ispirazione per il brano. Ho cercato di creare questa sorta di feeling particolare tra bello, cattivo… Il resto lo conoscete meglio di me!

Connessomagazine.it: - Oggi un’intera generazione di cineasti sta rivalutando il fenomeno blaxploitation. Quentin Tarantino, ha inserito la musica da lei composta in Kill Bill. E’ stato un omaggio apprezzato?

Isaac Hayes: - Ne sono stato onorato! Penso che la blaxpoitation ha giocato un ruolo fondamentale nella storia del cinema ed ancora oggi è rilevante nella sua versione rimodernata.

Connessomagazine.it: - Lei ha recitato in numerose pellicole oltre ad aver composto molte colonne sonore. Come ha incrociato le vie del cinema?

Isaac Hayes: - Da sempre mi considero un entertainer. Quando sono diventato un musicista è stato per me naturale avvicinarmi al mondo del cinema.

Connessomagazine.it: - Il personaggio del Duca nel film 1997 – Fuga da New York resta leggendario. Del film si ricorda la celebre Nessuno vuole incontrare il Duca! Lo incontri una volta sola e sei morto Come è nata l’idea per questo personaggio?

Isaac Hayes: - All’ inizio era solo un’ uomo comune. E’ stato per me molto interessante sviluppare quel personaggio.

Connessomagazine.it: - Spesso la realtà supera la finzione cinematografica: nel 2005 la tragedia di New Orleans con le lotte fra bande

per il cibo, sembrava tratta dal copione di un film di Carpenter. Come ricorda quei giorni terribili?

Isaac Hayes: - Penso sia stato un tragico incidente ad è stata una cosa ingiusta e trattata nel modo meno appropriato.

Connessomagazine.it: - Oggi molte persone la ricordano come la voce di Chef nella serie South Park. Quanto c’è di Isaac Hayes

in Chef? E quanto di Chef in Isaac Hayes?

Isaac Hayes: - Chef è stato un grande personaggio, e svilupparlo è stata un’ esperienza molto divertente. Penso che la cosa che avvicini Isaac Hayes a Chef l’un l’altro è il loro amore per le donne. In questo, almeno, penso che Chef sia sempre un tantino superiore a me.

Connessomagazine.it: - Le piace il cibo italiano? Quale piatto consiglierebbe ai nostri lettori?

Isaac Hayes: - Adoro il cibo italiano. Infatti nel mio libro Cooking With Heart And Soul c’è una ricetta della mia amica attrice Ann Archer per degli spaghetti “saltati” fatti in casa. Una cosa che ammiro molto degli italiani è quanto amano la loro cucina. E come se la cucina italiana fosse una parte importante delle loro vite. E questo lo apprezzo molto.


Un ringraziamento particolare a Mrs. Amy Harnell