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La principessa Sissi, un'operetta che convince a metà

Sipario

[img_assist|nid=4333|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Cividale del Friuli (UD) - Era molto atteso l'appuntamento con l'Operetta al Ristori di Cividale, all 'interno dell'interessante cartellone dell'ERT, che ha scelto di inserire uno spettacolo di sicuro effetto e aspettativa: La principessa Sissi a cura della compagnia Corrado Abbati.

Fondatore lui stesso insieme a Stefano Maccarini, della Compagnia di Operette, Corrado Abbati ne è il leader e il direttore artistico. In questa veste sceglie i titoli in repertorio, ne cura l'adattamento e la regia teatrale e ne interpreta poi, lui stesso, parti in ruoli brillanti, ai quali conferisce modernità e credibilità scenica della performance teatrale, forse un po' troppo lunga per essere godibile al cento per cento, Corrado Abbati è sicuramente il perno principale insieme a pochi altri, la regina Sofia e il gustoso barone cerimoniere, dell'attenzione del pubblico.

Se infatti si può ben dire che Abbati è uno dei pochi eredi della migliore tradizione operettistica italiana che ne ha contribuito a tenere viva l'essenza e a riportarla agli antichi splendori, lo stesso non si può affermare in linea generale per il resto della sua compagnia, relativamente a questo specifico spettacolo.
La Compagnia Abbati infatti, in questa precipua performance, appare un po' dispersiva nell'energia e nell'entusiasmo profuso al pubblico.
La sua vivacità prende, a volte, toni sovraeccitati perché tenuti quasi sempre allo stesso livello: lo spettatore non ha così la possibilità di godere di quell'alternanza di registri che rende scorrevole una pièce teatrale, a maggior ragione se di carattere operettistico, e dunque con le precise finalità di intrattenimento e di svago.

Il rischio è quello, senza una variazione del ritmo che consenta[img_assist|nid=4334|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=431] di seguire con maggiore agilità la scena ,di venir a noia di una performance che nella sua completezza appare invece ben congeniata ecurata nei costumi e nella scenografia, di indubbio buon gusto.
Un piccolo sforzo in più allora e la pièce otterrà sicuramente quel tocco che la renderà unica e godibile nella sua interezza, inattaccabile da qualsiasi punto di vista. Numeroso e plaudente il pubblico in sala.