[img_assist|nid=19651|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Scrittore, giornalista, acutissimo intellettuale, Corrado Augias rappresenta un punto di riferimento nel mondo della cultura italiana: è dunque un privilegio poterlo avere protagonista assoluto sul palcoscenico dello Stabile regionale ne Le fiamme e la ragione, spettacolo di cui è autore e interprete.
Programmato inizialmente per lo scorso novembre – e rimandato per un problema di salute del protagonista e autore, ormai risolto – lo spettacolo va in scena il 22 febbraio data per la quale rimangono validi tutti i biglietti emessi per la serata cancellata.
La fama di Corrado Augias viene dall’attività giornalistica (collabora tuttora con La Repubblica ed è stato a lungo inviato speciale dello stesso quotidiano oltre che de L’Espresso e Panorama) e parimenti da quella narrativa. Augias è autore infatti, di una bibliografia assai ampia, in cui vanno citate al meno opere legate alla storia italiana quali Quel treno da Vienna o L’ultima primavera, storie di spionaggio fra cui Giornali e spie o il presago romanzo
Tre colonne in cronaca firmato assieme a Daniela Pasti.
Celeberrimi poi i suoi quattro romanzi dedicati a diverse città:
I segreti di… Parigi, Londra, New York e Roma. Augias non è nuovo nemmeno al mondo del teatro, che lo ha visto impegnarsi – assieme ad Antonio Calenda – negli anni Sessanta e dunque nella fertile stagione della sperimentazione e della ricerca, al Teatro Centouno di Roma, per il quale scrisse
Direzione Memorie e Riflessi di conoscenza, entrambi diretti da Calenda e interpretati da Gigi Proietti. Ritrova ora il linguaggio della drammaturgia per affrontare un argomento che gli sta a cuore e che oggi più che mai appare urgente e necessario: quello della libertà di pensiero e del ruolo della scienza, di cui la figura di Giordano Bruno rappresenta un emblema.
Giordano Bruno era un frate domenicano, ma anche un filosofo dalle fiammeggianti intuizioni che ebbe il coraggio di sfidare i dogmatismi della Chiesa, armato soltanto della forza della ragione e della coerenza. Nel 1600, di fronte allo scisma di Lutero e al rinforzarsi del protestantesimo, la Chiesa viveva un momento di grave vulnerabilità, a cui sapeva rispondere solo con ottusa violenza, con un cieco arroccarsi sulle proprie posizioni. Il filosofo nolano fu una vittima di questo atteggiamento che trovava nell’Inquisitore Cardinale Bellarmino la sua massima espressione. A Giordano Bruno, la cui mente non era disposta ad accettare una “verità” univoca e imposta, rimaneva una sola salvezza: l’abiura.
Egli però non volle cedere a quella intimazione, come fece[img_assist|nid=19653|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=429] invece pochi anni dopo Galileo: subì dunque otto anni di inumana prigionia, una carcerazione solitaria e durissima, oltre ogni immaginazione. Fu torturato crudelmente dall’Inquisizione e, poiché seppe sopportare tutto questo senza spostarsi dalle proprie posizioni, fu infine condannato al rogo. Campo dei Fiori, la piccola piazza nel cuore di Roma dove il 17 febbraio del 1600 avvenne il martirio, ospita tuttora un monumento a questo
ostinato testimone della verità, come lo definisce Corrado Augias: un monito alla libertà di pensiero, alla tolleranza…
Concetti su cui oggi più che mai sentiamo l’esigenza di riflettere. Promomusic – realtà che già in passato ha realizzato spettacoli di cifra innovativa, basti pensare alla recente coproduzione con lo Stabile regionale di Variazioni sul cielo, che contava su una protagonista e autrice del calibro dell’astrofisica Margherit Hack – ha offerto ad Augias l’opportunità di dare sostanza scenica ai suoi interessantissimi testi su Giordano Bruno. Nasce così uno spettacolo originale, in cui Augias ripercorre la cronaca di un processo, la conseguente condanna a morte e riflette sulle ragioni di questa condanna. S’intrecciano a tali pensieri le creazioni video di Andrea Bocca e le musiche originali di Valentino Corvino eseguite dai C-Project e da Fabio Trinomi (oud, lira calabrese, tamburi). I
l tutto è armoniosamente concertato dalla regia di Ruggero Cara, che avvolge lo spettatore in un ritmo impetuoso di narrazione: lo spettacolo diviene portatore di un messaggio su cui sarà imprescindibile riflettere per tutti coloro – atei, agnostici, cattolici – che vogliano guardare a uno stato laico, giusto, civile, tollerante.
Stagione Teatrale 2009-2010
Lunedì 22 febbraio 2010, ore 20:30
Politeama Rossetti viale XX Settembre, 45 -TRIESTE
Le fiamme e la ragione
di e con Corrado Augias
musiche originali di Valentino Corvinoeseguite dal vivo daiC-Project
Andrea Agostini: elettronica
Fabio Tricomi: Ood, lira calabrese, tamburi
regia di Ruggero Cara
luci e suono di Stefano Delle Piane e Renzo Garbarono
Una coproduzione di Promomusic e Festival della Scienza di Genova
Info:tel. 0403593511
www.ilrossetti.it