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L'irriverente La Canzone degli F.P. e degli I.M. al Palamostre per la stagione di Akropolis

Foyer
[img_assist|nid=12703|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE - Venerdì 14 marzo, ore 21, al Teatro Palamostre, è di scena La Canzone degli F.P. e degli I.M., uno degli spettacoli più irriverenti e dirompenti di Akrópolis 8 del Teatro Club, che con questa proposta intarsia l’Omaggio al Teatro delle Albe, condiviso per ScenAperta con Teatro Contatto del Css, nonché in collaborazione con Erdisu di Udine. Dopo l’acre spaccato di violenza aperto dallo spettacolo-capolavoro Sterminio, la Canzone introduce al lato leggero e tragicomico dello storico gruppo ravennate, che fin dalla fondazione nel 1983 si è segnalato per la graffiante ricerca ironica, lo scavo grottesco e il forte impatto spettacolare e su queste basi ha animato anche la pratica di un’originale esperienza all’incrocio tra teatro e didattica, base di un’inconfondibile non-scuola di giovani. Escono da quel vivaio i quattro (Alessandro Argnani, Luca Fagioli, Roberto Magnani, Alessandro Renda) che, su idea e direzione di Marco Martinelli (anima delle Albe con Ermanna Montanari), trascrivono nel loro modo sussultorio il capolavoro di Elsa Morante Il mondo salvato dai ragazzini, radicale manifesto polemico della contestazione del ‘68. Un libro – scrisse Pasolini - atrocemente funebre che contiene tutte le ossessioni del mondo moderno: l’atomica, la morale dei consumi e il profondo desiderio di autodistruzione. Qui, l’eretico messaggio della Morante, che cioè si può essere felici anche in un mondo che ha sempre fatto di tutto per sbarazzarsi degli “F.P.” (i Felici Pochi) al fine di trasformare tutti in “I.M.” (Infelici Molti), viene declamato da un serissimo ed elegante professore d’orchestra. A lui il compito preliminare di spiegare a leggìo, come per uno spartito, quanto gli F.P., di solito poveri e perseguitati, siano in realtà bellissimi, al contrario di tutti gli altri, la maggioranza assoluta, che sono solo degli I.M. Peccato però che l’impeccabile oratore sia un paziente in fuga da un qualche istituto psichiatrico, sulle cui[img_assist|nid=12704|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=350] tracce piombano un dottore e due infermieri, consapevoli di trovarsi in pubblico, ma ben determinati a trascinare via il pazzo vaneggiante, dato che propugnare l’esistenza della felicità è, evidentemente, follia. Parte da qui un travolgente crescendo di inseguimenti, sparizioni, trucchi da commedia dell’arte, in equilibrio tra l’effetto comico e la profondità del testo, fino a che l’inseguito non sarà legato a una barella, non prima però di aver contagiato di “verità” l’intero staff medico. La Canzone è un piccolo gioiello, leggero, divertente e intelligente, dimostrazione lampante del continuo stato di felicità creativa della famiglia Albe e della carica di energia elettrica dei suoi giovani attori. Stili, metodi di lavoro e temi che, sempre venerdì 14 marzo, ore 18, nello stesso Palamostre, saranno oggetto di conversazione nel corso dell’incontro con il pubblico con gli attori della compagnia e le loro grandi guide artistiche, Marco Martinelli e Ermanna Montanari, per l’occasione presenti a Udine. Occasione imperdibile, dunque, anche in considerazione del fatto che la Canzone sarà allestita nel foyer del Palamostre, con originale adattamento spaziale, per il quale, dato il limitato numero di posti, è consigliabile la prenotazione. Akrópolis 8 – Teatro Club Udine per ScenAperta Venerdì 14 marzo 2008, ore 21:00 foyer del Teatro Palamostre, Piazzale Diacono - UDINE Omaggio a Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe in collaborazione tra Akrópolis 8 e Teatro Contatto La Canzone degli F.P. e degli I.M. da Il mondo salvato dai ragazzini di Elsa Morante con Alessandro Argnani, Luca Fagioli, Roberto Magnani, Alessandro Renda ideazione e regia Marco Martinelli Teatro delle Albe – Ravenna Info: Teatro Club Udine tel 0432507953 info@teatroclubudine.it