Dal 23 settembre al 6 novembre 2010
L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ITIS in collaborazione con Photoimago inaugura Giovedì 23 settembre 2010, alle ore 18.00, negli spazi espositivi della Galleria San Giusto, in via Conti 1/2, a Trieste, la mostra fotografica Masterworks, curata da Adriano Perini
Questa importante iniziativa riconsegna al pubblico ed all’utenza la galleria triestina che verrà dedicata, in questa occasione, esclusivamente all’arte fotografica.
Per questa prima importante rassegna, il curatore ha voluto dare il massimo risalto all’iniziativa raccogliendo un congruo numero di opere originali di autori che hanno fatto la storia della fotografia europea e mondiale in questi ultimi cinquant’anni.
I lavori presentati in “MASTERWORKS” che provengono tutti da collezioni private e vengono esposte per la prima volta a Trieste vogliono testimoniare la ricchezza del patrimonio fotografico esistente nella città, ed attraverso questo, l’interesse che storicamente la fotografia ha trovato nella città giuliana sin dai tempi della sua comparsa, anche se nei tempi più recenti, a parte poche ma significative eccezioni, è mancata la presenza di importanti rassegne fotografiche.
Questa mostra vuole anche ovviare a questa mancanza ed avviare una costruttiva collaborazione tra l’associazione culturale PHOTO-IMAGO, attiva in campo europeo da quasi trent’anni e l’ITIS, Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, istituzione storica cittadina.
Nella mostra, che sarà visitabile martedì, giovedì e sabato dalle ore 17.00 alle ore 19.00, fino al 6 novembre, saranno esposte opere originali, stampate analogicamente su carte ai sali d’argento e su cibachrome, dei più grandi nomi della fotografia: Ansel Adams, Eve Arniold, Gabriele Basilico, Edouard Boubat, Henri Cartier-Bresson, Mario Cresci, Lynn Davis, Robert Doisneau, Mario Giacomelli, Mimmo Jodice, André Kertész, Tina Modotti, Ugo Mulas, Bruno Munari, Marc Riboud, Herb Ritts, Ferdinando Scianna, Paul Strand, Oliviero Toscani, Luigi Veronesi spaziando dal ritratto all’architettura, dalla fotografia di paesaggio a quella industriale, dal glamour al concettuale, in una rara successione di emozioni che raramente ci è dato di godere in un'unica rassegna.
Si è voluto raggiungere questo effetto nella convinzione che questa città abbia bisogno di proposte culturali forti ed innovative dalle quali attingere nuova linfa propulsiva e ridiventare centro di avvenimenti culturali per tutto il territorio che la circonda.