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Meda-Ete: progetto europeo per la collaborazione nel Mediterraneo

TRENTO - Il sistema dell'istruzione e della formazione professionale del Trentino è un punto di riferimento anche per i paesi dell'area mediterranea meridionale e orientale. Paesi che, nell'intento di potenziare l'occupazione, stanno cercando di elaborare politiche dell'istruzione e della formazione che rispondano alle esigenze effettive dei rispettivi mercati del lavoro nazionali. Un obiettivo nel quale è impegnata, al loro fianco, anche l'Unione Europea che, mettendo a disposizione 5 milioni di euro, ha promosso un'iniziativa specifica, il progetto MEDA ETE (Education and training for employment), inserita nel quadro della Collaborazione Euro - Mediterranea: una chiave che aprirà le porte alla formazione scolastica e al training professionale basato su strumenti informativi nella regione Meda (Africa mediterranea). Obiettivo principale del progetto - coordinato dall'agenzia europea Etf - è l'implementazione di un programma di "formazione per formatori" per diffondere sempre più l'uso della formazione a distanza per professori e insegnanti nonché manager di enti formativi attivi nell'utilizzo di soluzioni con piattaforma virtuale.
Il progetto sbarca, transitando per il Trentino, sulle sponde del Mediterraneo con l'obiettivo di sviluppare nuove qualifiche professionali per il mercato del lavoro attraverso l'uso sempre più massiccio di soluzioni e servizi di insegnamento a distanza. Il caso del Trentino è stato scelto dall'agenzia europea come esperienza di eccellenza, sia nella formazione professionale che nel modo di valutazione e autovalutazione del sistema scolastico, un sistema che è stato oggi illustrato, nella sala stampa della Provincia, a un folto gruppo di alti funzionari, responsabili di progetti formativi, direttori di dipartimenti ministeriali e universitari provenienti da Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina, Siria (rappresentata dal viceministro dell'industria Haitham Al Yafi), Tunisia e Turchia.
Dopo una serie di incontri a Roma e prima di trasferirsi in Lombardia, le delegazioni dei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente hanno dunque fatto sosta in Trentino, dove hanno appunto partecipato, oggi pomeriggio in Provincia, ad un incontro coordinato da Francesco Pancheri del Dipartimento Istruzione e da Paolo Renna, responsabile del Servizio per lo sviluppo e l'innovazione del sistema scolastico e formativo, interamente dedicato all'illustrazione del sistema trentino della formazione professionale ma a anche quello dell'educazione permanente degli adulti.
Ad aprire l'incontro, dando il benvenuto agli ospiti, l'assessore alla programmazione, ricerca e innovazione Gianluca Salvatori, che nel suo intervento di saluto ha brevemente delineato il contesto storico, istituzionale e amministrativo della Provincia autonoma di Trento che ha consentito, negli anni e grazie alle competenze dell'autonomia, di dare al Trentino un sistema formativo oggi riconosciuto tra i più avanzati in Europa. "La priorità data alla formazione, all'università e alla ricerca - ha tra l'altro affermato Salvatori - permea le nostre politiche ed è all'origine del nostro attuale stato di benessere, che vede oggi questa provincia, un tempo non lontano terra di povertà ed emigrazione, tra quelle a più alto prodotto interno lordo procapite d'Europa (28.000 euro) ed a più alto tasso di scolarità (92,2 per cento)".
"In questo campo - così ha concluso Salvatori - non ci consideriamo arrivati, c'è ancora da innovare e vogliamo incrementare il confronto internazionale con quanti condividono l'importanza strategica della formazione, perché per la nostra crescita sono necessarie le idee, i suggerimenti e le provocazioni degli altri".