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Mizoguchi torna il 10 gennaio con Gli amanti crocifissi

PORDENONE - Ritorna l'appuntamento settimanale con Lo sguardo dei maestri, la cui decima edizione è dedicata al grande regista giapponese Mizoguchi Kenji: giovedì 10 gennaio alle 20.45 sarà proiettato a Cinemazero Gli amanti crocifissi, del 1954.

Chikamatsu Monogatari (Una storia di Chikamatsu), questo il titolo originale, è tratto dal Daikyoji Sekireki, testo di uno dei più grandi drammaturghi della letteratura giapponese, Chikamatsu Monzaemon, vissuto tra il XVII e il XVIII secolo.
Il film, ambientato a Kyoto nel 1683, narra l’infelice sentimento fra Mohei e Osan, moglie di uno stampatore alla corte imperiale. Presi da una ragnatela tessuta dal destino, si legano in un rapporto amoroso avversato dallo spietato Ishun, marito di Osan e padrone della tipografia nella quale lavora Mohei.
Quest’opera di Mizoguchi rappresenta una delle sue pellicole più affascinanti e riuscite, condensa una miriade di tematiche care all’autore, in questo caso giocate tutte intorno al tema dell’adulterio, inteso come trasgressione della legge. Per gli amanti sacrileghi che osano consumare il loro amore al di fuori della legalità esiste un destino previsto dalla tradizione: o il suicidio affrontato insieme (è il grande tema del shinju, il suicidio degli amanti) oppure l’esposizione al pubblico sdegno tramite la crocifissione (l’esemplarità dello harizuke, crocifissione, inesorabile sorte che attendeva gli adulteri). In questa tragica storia di passione ancora una volta Mizoguchi compone con quieto accanimento un inno alla libertà dell'amore che si oppone alla rigida gerarchia di una società medioevale dove ciascuno ha e deve mantenere il suo posto. Per il mirabile equilibrio tra lirismo della vicenda amorosa, realistica analisi del contesto sociale e coinvolgente stile di racconto, è uno dei capolavori di Mizoguchi, che gli fruttò il suo terzo Leone d'argento a Venezia. Straordinaria infine la costruzione narrativa che conduce i due amanti alla morte, attraverso un percorso tortuoso e periglioso in cui l’utilizzo del chiaroscuro, delle ombre, come simbolo quasi minacciosamente mortuario, non abbandona mai il loro viaggio verso un’insperata libertà dalle strutture sociali.
La retrospettiva continuerà nelle settimane successive con L’imperatrice Yang Kwei-Fei e Nuova storia del clan Taira, due pellicole a colori, prodotti di un maestro che ha sviluppato tutta la sua poetica cinematografica giocando sul bianco e nero, ma che è stato in grado di aggiungere l’eccellenza anche con il colore. La decima edizione de Lo sguardo dei Maestri si chiuderà mercoledì 30 gennaio con La strada della vergogna, memorabile lavoro di fine carriera. 1 e 2 febbraio sono invece i giorni di studio dedicatai a Mizoguchi: il convegno internazionale, che vede coinvolti docenti, esperti e ospiti provenienti da tutto il mondo, avrà uogo al cinema Visionario di Udine.
Grazie al protocollo d’intesa sottoscritto dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine con L'Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ERDiSU) gli studenti universitari di Udine avranno accesso gratuito a tutte le proiezioni del Visionario, previa presentazione del libretto universitario.