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Andrea Battistoni dirige l’Orchestra dell’Arena al Teatro Filarmonico di Verona

Classica

VERONA - Per la Stagione Sinfonica 2011-2012, sabato 5 e, in replica, domenica 6 novembre, Andrea Battistoni torna a dirigere, al Teatro Filarmonico, l’Orchestra dell’Arena di Verona. In programma musiche di  Debussy, Franz Liszt e Musorgskij.

L’appuntamento si apre con i toni impressionisti ed allusivi di Sirènes, ultima delle tre composizioni per orchestra Nocturnes di Claude Debussy, la cui ultima esecuzione al Filarmonico risale al 1978. Intitolato inizialmente Trois scènes au crépuscule nel 1892, completato nel dicembre 1899 prende il titolo attuale e vede la sua prima esecuzione integrale a Parigi il 27 ottobre 1901. Sirènes è la parte più complessa del trittico, caratterizzata da un doppio coro femminile di soprani e mezzosoprani composto ciascuno da due gruppi di quattro coriste, che con soli vocalizzi evocano le figure mitologiche delle Sirene. L’orchestrazione rimanda allo sciabordio delle onde del mare, tema caro a Debussy che descrive così Sirènes nelle note introduttive alla partitura: È il mare e il suo ritmo infinito, poi, tra le onde argentate di luna, si ode, ride e passa il canto misterioso delle Sirene. Tutto è melodia pura, macchie sonore lontane da categorie formali, tra slancio e malinconia, impeto e sospensione, fino ad echi lontani nel finale: l’ispirazione viene a Debussy alla vista dei Notturni dipinti da James Abbott McNeill Whistler, tanto che il critico musicale di «Le Figaro» Alfred Bruneau nel recensire la prima esecuzione integrale parlerà proprio di quadri musicali.

Arte dell’inesprimibile anche il noto Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra di Franz Liszt. Folgorato dal genio di Niccolò Paganini, Liszt decide di dare una nuova anima al pianoforte, come il virtuoso di Genova ha fatto con il violino. Perché il virtuosismo al pianoforte, per Liszt, deve trascendere la mera seduzione delle platee, per arrivare a rappresentare le profondità spirituali: «Il pianoforte ha la possibilità, più d’ogni altro strumento, di partecipare alla vita dell’uomo e nondimeno vive di una vita sua e ha uno sviluppo personale suo. Microcosmo, microdeus», scrive Liszt. Nasce così il primo dei Concerti per pianoforte e orchestra, rimaneggiato per circa 26 anni prima di trovare la sua versione definitiva nella pubblicazione ufficiale del 1857. La prima esecuzione a Weimar nel 1855 ha visto il compositore stesso al pianoforte ed Hector Berlioz alla direzione d’orchestra. L’interpretazione pianistica per questo terzo appuntamento sinfonico è affidata a Leonora Armellini, ex-enfant prodige al suo debutto veronese, che ha all’attivo nonostante la giovane età già oltre 250 concerti in Italia e all’estero.

Conclude l’Orchestra dell’Arena di Verona con Tableaux d’une exposition di Modest Musorgskij (in russo Kartinki s vystavki). In questa partitura composta nel 1874 per pianoforte ritroviamo, come per Debussy, l’influenza della pittura. Musorgskij pensa ai Quadri in memoria dell’architetto e pittore Viktor Hartmann, scomparso nel luglio 1873, tenace anticonformista ed amico del critico Vladimir Stasov al quale la composizione è dedicata. Lega l’intera opera il tema autobiografico della Promenade: infatti Musorgskij, ricorda proprio Stasov, «che amava appassionatamente Hartmann ed era stato profondamente colpito dalla sua morte, si mise in mente di “disegnare con la musica” i miglior quadri dell’amico morto, immaginandosi mentre girava per la mostra ora felice ora triste al ricordo del geniale artista scomparso».
Ne risultano dieci “ritratti musicali” proposti al Teatro Filarmonico, dopo 7 anni di assenza, nella versione per orchestra del 1922 di Maurice Ravel. Grande ammiratore - come Debussy - del musicista russo e capace di comprendere fino in fondo le novità rivoluzionarie del suo pianismo, Ravel restituisce una vera e propria rielaborazione sinfonica dell’opera (omette solo una Promenade tra il Quadro VI e VII), dotata di autonomo e straordinario valore artistico per colore e suggestione comunicativa, tanto da risultare una delle versioni più eseguite.

Stagione Sinfonica 2011-2012

Sabato 5 novembre 2011, ore 20:30 e domenica 6 novembre 2011, ore 17:00

Teatro Filarmonico, Via dei Mutilati, 4/k - VERONA

L'Orchestra e Coro femminile dell’Arena di Verona

direttore: Andrea Battistoni

pianoforte: Leonora Armellini

esegue

Claude Debussy, Sirènes dai Nocturnes

Franz Liszt, Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra

Modest Mussorgsky, Tableaux d’une exposition (orchestrazione di Maurice Ravel)

Info: Biglietteria del Teatro Filarmonico

tel. 045 8002880

Call center (+39) 045 8005151

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