Error message

Il file non può essere creato.

Henry Threadgill e il trio Mintzer-Abercrombie-Vitous nella giornata inaugurale di Vicenza Jazz 2013

E20

VICENZA - Ben cinque concerti principali, oltre a numerosi altri live, segnano la giornata inaugurale della diciottesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz, che prende il via venerdì 10 maggio 2013.

Il festival vicentino assume dunque sin da subito il suo ritmo serrato: nel corso dei prossimi dieci giorni (Vicenza Jazz durerà infatti sino all’epilogo del 19 maggio) saranno ben oltre un centinaio i concerti ospitati in varie sedi, dai teatri ai locali, dai palazzi storici alle vie della città.

Intanto, alle ore 21, sarà il Teatro Olimpico a ospitare, con la giusta aria di gala, la prima serata del festival, che accosterà le note cameristiche e classicheggianti del trio di stelle formato da Bob Mintzer (sax), John Abercrombie (chitarra) e Miroslav Vitous (contrabbasso) a quelle moderniste di una band di culto come gli Zooid del sassofonista Henry Threadgill: Jose Davila (trombone, tuba), Liberty Ellman (chitarra), Elliot Kavee (batteria) e Christopher Hoffman (violoncello).

Il Jazz Cafè Trivellato Bar Borsa, negli spazi della Basilica Palladiana, a partire dalle ore 22 offre addirittura una tripletta di concerti, con la ‘meglio gioventù’ del jazz italiano: il trio del pianista Enrico Zanisi (con Francesco Ponticelli al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria), poi il quintetto P.O.V. di Alessandro Paternesi (con Zanisi, Simone La Maida al sax, Francesco Diodati alla chitarra elettrica e Gabriele Evangelista al contrabbasso) e infine il trio del pianista Alessandro Lanzoni (con Matteo Bortone al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria).

Durante tutta la giornata ci sarà poi grande animazione musicale in città, grazie alla Festa del Jazz a cura della Confcommercio di Vicenza: la Roaring Emily Jazz Band (in Viale Anconetta, ore 18), il Duo Fuffo feat. Chiara Luppi (in Viale Trieste, ore 18), il Tronkyvolsy Quartet (in Via Legione Antonini, ore 18). Al Cantiere Barche 14, dalle ore 18, si terrà una performance di danza e video con la compagnia Human Game e il videoartist Mariano Leotta.

Nato a Chicago nel 1944, Henry Threadgill nei primi anni Sessanta fu coinvolto nella creazione dell’AACM: da qui nacquero le sue collaborazioni con Joseph Jarman, Roscoe Mitchell e Muhal Richard Abrams. La carriera del multistrumentista nei decenni seguenti fu assai irrequieta ed errabonda: Threadgill partecipò a gruppi rock, blues, gospel, per riemergere infine nel suo elemento naturale, il jazz d’avanguardia. Negli anni Settanta la creazione del trio Air rilanciò le sue quotazioni. Negli ultimi tre decenni ha creato, disfatto e ricombinato innumerevoli gruppi, quasi sempre dall’anomala, a volte bizzarra, strumentazione, lasciando emergere una personalità sonora talmente marcata da essere immediatamente riconoscibile pur nella estrema varietà dei materiali che confluiscono nella sua musica: free, bop, marce, musica classica e di consumo. Gli Zooid, in particolare, sono una band che rende elastici i confini tra jazz, musica colta ed etnica, riuscendo a ottenere da una strumentazione jazzisticamente non ortodossa uno swing affilato e dal groove potente.
Henry Threadgill è uno dei principali esponenti di una specifica branca dell’avanguardia jazzistica, quella che privilegia la composizione piuttosto che il peregrinare privo di regole di certo free jazz. Così, mentre la grande onda del free è da ormai molto tempo defluita, lasciando i suoi esponenti alle prese con la riconversione stilistica, la musica di Threadgill ha saputo resistere nel tempo, fedele al suo assunto e sempre capace di trovare un nesso tra la sua bruciante espressività e l’attualità storica.
 
Gli standard saranno il terreno d’incontro di queste tre glorie del jazz, le cui carriere si sono spesso sfiorate ma che solo ora per la prima volta calcano assieme i palcoscenici. Come solisti, sono tutti e tre singolarmente ben noti al pubblico di Vicenza Jazz, ma c’è davvero da aspettarsi parecchio dalla combinazione di questi veterani che hanno in comune l’essersi fatti largo verso il successo partendo dalla scena newyorkese dei primi anni Settanta.
Il sassofonista Bob Mintzer (New Rochelle, NY, 1953) è oggi famoso soprattutto per la sua lunga militanza negli Yellowjackets, iniziata nel 1991. Dalla fine degli anni Settanta guida anche gruppi a proprio nome, mentre il suo stile si era in precedenza formato nelle band di Deodato, Tito Puente, Buddy Rich e nella Thad Jones-Mel Lewis Orchestra.
John Abercrombie (Portchester, NY, 1944) è una delle più intense personalità jazzistiche legate alla celeberrima etichetta discografica ECM, che pubblica ininterrottamente i suoi dischi dal 1975 a oggi. La carriera newyorkese di Abercrombie iniziò sotto la guida di Chico Hamilton e Billy Cobham, poi le sue creazioni come leader di piccoli gruppi lo imposero presto come uno dei chitarristi più influenti degli anni Settanta e Ottanta: un certo camerismo jazz, molto in voga all’ECM, lo ha praticamente inventato lui.
Nato a Praga nel 1947, Miroslav Vitous dopo gli esordi europei si trasferisce a New York, dove frequenta Art Farmer, Freddie Hubbard, Bob Brookmeyer, Clark Terry, Chick Corea e Miles Davis. Poi, l’essere stato tra i fondatori dei Weather Report lo catapulta nell’olimpo del jazz-rock: una fama che non si è più levato di dosso, pur essendo un musicista a suo agio nei più vari contesti stilistici, sia acustici che elettronici, dei quali è esperto insuperato.
 
Enrico Zanisi, romano, ventidue anni e poco più: vederlo inclinato sulla tastiera fa pensare a un Bill Evans (e sentendolo alle prese con una ballad il paragone non è peregrino).
La vittoria del Top Jazz 2012 come “miglior nuovo talento” del jazz italiano non è che l’ennesimo riconoscimento di una carriera che in breve tempo ha preso un incredibile slancio. Il suo più recente Cd in trio (Life Variations, 2012, CAM Jazz) è il biglietto da visita che lo ha definitivamente consacrato: lirismo e swing istintivi, una tavolozza espressiva di una maturità impensabile per un ventenne. Ma eloquente era già il suo disco d’esordio (Quasi troppo serio, 2008), in cui si distinguevano la profondità delle sue composizioni e la curiosità verso un repertorio che si allargava da Robert Schumann a Burt Bacharach, focalizzandosi anche sugli standard.
Oltre a guidare il proprio trio, Zanisi vanta già collaborazioni con Giovanni Tommaso (negli Apogeo), Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Francesco Cafiso, Sheila Jordan, David Liebman, Andy Sheppard.
 
Alessandro Paternesi, batterista di Fabriano, classe 1983, è uno dei nomi sulla cresta della nouvelle vague del jazz italiano. Con in mano un diploma di conservatorio in percussioni, Paternesi ha iniziato a interessarsi ai beat afro-americani, finché il jazz ha preso il sopravvento nella sua attività, come dimostrano, negli ultimi anni, le collaborazioni con Cyro Baptista, Paul McCandless, Francesco Bearzatti, Enrico Rava, Stefano Di Battista…
Il quintetto P.O.V., ovvero Point Of View (di cui nel 2012 è uscito il primo disco: Dedicato), ha il pregio di riunire i primi tre classificati al Top Jazz 2012 nella categoria “miglior nuovo talento italiano”: nell’ordine sul podio, Zanisi, Diodati e Paternesi. La musica ideata dal batterista si appropria della sua formazione classica, che dà una forte impronta allo stile compositivo, calandola in un contesto di jazz contemporaneo ritmicamente modernista, oltre che attraversato da influssi rock.
 
A soli venti anni il pianista fiorentino Alessandro Lanzoni è già una delle personalità più interessanti della nuova scena del jazz italiano. Ma se ne sono accorti anche all’estero, visto che ha strappato gli elogi di un decano della critica jazz come Ira Gitler e che nel 2010 a Parigi si è aggiudicato il concorso internazionale “Martial Solal” come “Best Young Soloist”. Guardano al di là dei confini italiani anche le sue collaborazioni (Lee Konitz, Kurt Rosenwinkel, Aldo Romano, Aaron Goldberg), mentre nel panorama nazionale lo si è ascoltato assieme a Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Renato Sellani, Francesco Cafiso…
Dai suoi promettenti inizi, quando nel 2006 vinse il concorso “Massimo Urbani”, Alessandro ha fatto parecchia strada: ha intrapreso una serie di registrazioni discografiche per l’etichetta Philology e si è esibito nelle ‘roccaforti’ del jazz sia italiane che internazionali (con un particolare successo raccolto negli USA).
Con il suo nuovo trio Lanzoni propone il repertorio del suo recente album 'Dark Flavour'.
 

Dal 10 al 18 maggio 2013

VICENZA - location varie

New Conversations - Vicenza Jazz 2013 - XVIII edizione - Nel fuoco dei Mari dell’Ovest: West Coast and the Spanish Tinge

Il programma di venerdì 10 maggio 2013

ore 21:00

Henry Threadgill & Zooid

Henry Threadgill (sax, flauti)
Jose Davila (trombone, tuba)
Liberty Ellman (chitarra)
Elliot Kavee (batteria)
Christopher Hoffman (violocello)

A seguire

Trio Bob Mintzer-John Abercrombie-Miroslav Vitous

Bob Mintzer (sax)
John Abercrombie (chitarra)
Miroslav Vitous (contrabbasso)

ore 22:00

Jazz  Cafè Trivellato - Bar Borsa

Enrico Zanisi Trio / Alessandro Paternesi P.O.V. Quintet / Alessandro Lanzoni Trio
Enrico Zanisi Trio:

Enrico Zanisi (pianoforte), Francesco Ponticelli (contrabbasso), Alessandro Paternesi (batteria)

Alessandro Paternesi P.O.V. Quintet:

Alessandro Paternesi (batteria), Simone La Maida (sax), Francesco Diodati (chitarra elettrica), Enrico Zanisi (pianoforte), Gabriele Evangelista (contrabbasso)

Alessandro Lanzoni Trio:

Alessandro Lanzoni (pianoforte), Matteo Bortone (contrabbasso), Enrico Morello (batteria)

ore 17:30

Soprana

Gallucci-Bertuzzi-Calgaro Trio
Antonio Gallucci (sax), Riccardo Bertuzzi (chitarra), Lorenzo Calgaro (basso)

ore 18:00

Cantiere Barche 14

Performance di danza e video
compagnia Human Game, Mariano Leotta Videoartist

ore 19:00

Bar Astra

Elvin Alliance

Michele Polga (sax) Andrea Lombardini, (basso) Phil Mer (batteria)

ore 19:00

Bar Castello

Ants In Your Pants

Valentino Sesso (sax) Michele Lavarda
(basso) Stefano Cecchinato (chitarra)
Alex Brajkovic (batteria)

ore 19:30

Piazzetta Palladio > a cura di Sorarù, Bar 25, Ristorante Angolo Palladio

A Bassa Voce 4et
Claudia Valtinoni (voce), Toni Moretti (basso), Fabrizio Gaudino (tromba), Massimo Tuzza (percussioni)

ore 20:00

Osteria i Monelli

Il Triodegradabile

ore 20:30

La Vinoteca

Pina Bolla e Gli Altri 4
Silvia Girotto (voce), Luca Trappolin (chitarra) Gianpaolo Carraro (basso), Andrea De Munari (percussioni), Pina Bolla... musa ispiratrice

ore 21:00

Mavalà

Paolo Berto DJ set
Jazz Love

ore 22:00

Bar Sartea

Il Magnetofono
Alan Bedin (voce), Thomas Sinigaglia (fisarmonica), Emmanuele Gardin (piano), Marco Penzo (basso) Valerio Galla (percussioni)

Biglietti: Teatro Olimpico: Henry Threadgill / Trio Mintzer-Abercrombie-Vitous: intero: 20 euro + d.p. ridotto: 15 euro + d.p. *ridotto valido per giovani fino ai 30 anni, over 65, associazioni culturali musicali, Touring Club Italiano, dipendenti Comune di Vicenza, dipendenti AIM

Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2013 è organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, in coproduzione con Aim Vicenza e Trivellato Mercedes Benz, in convenzione con la Società Groove per il Bar Borsa, quindi con il contributo della Regione Veneto e del Ministero per i beni e le attività culturali, il sostegno di alcuni importanti sponsor fra cui Veneto Banca e l’attiva collaborazione di Confcommercio Vicenza, oltre che dell’Orchestra del Teatro Olimpico e del Conservatorio Pedrollo di Vicenza.

Info: Assessorato alla Cultura - Ufficio Festival
Tel. 0444 221541 - 0444 222101
info@vicenzajazz.org
www.vicenzajazz.org