Ornella Muti protagonista de L'ebreo al Verdi di Pordenone

E20
Tre repliche nel week-end per lo spettacolo di Gianni Clementi

PORDENONE - E’ il momento, molto atteso, di Ornella Muti, diva e icona italiana di bellezza, al Teatro Verdi di Pordenone. La sempre splendida attrice romana sarà infatti al Comunale venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 dicembre, protagonista dello spettacolo L’ebreo, insieme a Duccio Camerini e Mimmo Mancini, inserito nel percorso che la stagione 2010-2011 dedica alla storia del nostro Paese - a partire dall’Unità d’Italia - vissuta attraverso le piccole storie di gente comune.

La Muti è al suo esordio assoluto in teatro: dall'età di quindici anni, quando Damiano Damiani la scelse e consacrò con La moglie più bella, la star cinematografica internazionale, sex-symbol indiscusso, non aveva mai calcato il palcoscenico. Per il debutto non ha certo scelto un testo comodo o leggero, ma la critica ha definito sorprendente la sua interpretazione della diabolica Immacolata, al centro della commedia spietata e grottesca che ci riporta nel secondo Dopoguerra, nel ghetto di Roma, e al fenomeno dei prestanome cui gli ebrei deportati, per evitare probabili espropri di beni, intestarono le loro proprietà . Dopo tredici anni di deportazione, il “padrone” è tornato a casa: di fronte all’inatteso e sconvolgente pensiero dei protagonisti di perdere d’un tratto una mai guadagnata ricchezza, le strade psicologiche si separano abbastanza nettamente, e si delineano due chiavi di lettura.

 

Anzitutto, il rapporto fra moglie e marito. Lei è letteralmente terrorizzata all'idea di perdere l’immeritato benessere e di ritornare al rango di tutti coloro che si era ormai abituata a guardare dall'alto in basso e a disprezzare, con un sentimento talmente eccessivo da far apparire chiaro che il disprezzo è anzitutto nei confronti di se stessa e della sua essenza di "serva”. In questo modo il linguaggio usato, un romanesco popolare e a volte sguaiato, è perfetto anche per immergersi nell’ambiente. Lui, Duccio Camerini, ex fattorino, ha qualche slancio di umanità che potrebbe apparire salvifico, ma alla fine non può andare al di là della sua ignavia e si fa strumento di un’allegoria che sembra richiamare quella del Serpente, di Eva tentatrice e di un Adamo accidioso e sconfitto in partenza.
L’altro tema, classico per eccellenza, è quello del "convitato di pietra": l’Ebreo non appare mai, rendendo tutto il dramma ancora più rivolto all’interno dei personaggi che lo vivono, e con questa sua assenza incombe dentro le loro misere coscienze più ancora che se si fosse manifestato. Forse la definizione preferibile, perciò, sarebbe quella di miserabilità, e questa storia, come avverte anche Lamanna, è davvero quella che va scritta con la “s” minuscola, ovvero lo sfondo personale, intimo ed inconfessabile che così spesso sta al di sotto di quella Storia con la “S” maiuscola che invece si tramanda ai posteri.

Stagione Teatrale 2010-2011 - Piccole Storie della storia

Dal 10 al 12 dicembre 2010

venerdì 10 e sabato 11 dicembre, ore 20:45, domenica 12 dicembre, ore 16:00

Teatro Comunale Giuseppe Verdi, viale Martelli 2 - PORDENONE

L’ebreo

di Gianni Clementi

con Ornella Muti, Duccio Camerini, Mimmo Mancini

scene di Max Nocente

costumi di Teresa Acone

musiche di Pivio & Aldo De Scalzi

disegno luci di Stefano Pirandello

disegno audio di Hubert Westkemper

regia di Enrico Maria Lamanna

Mithos Group – Elledi 91

Premio Siae-Eti-Agis 1^ edizione 2007

Biglietti: Interi da  € 12,00  a  € 28,00, ridotti da  € 10,00  a  € 26,00, studenti da  € 10,00  a  € 22,00, strapuntini   € 5,00 in prevendita nella biglietteria del Teatro di viale Martelli aperta dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19 e  al sabato dalle 16 alle 19, o attraverso il sito www.comunalegiuseppeverdi.it , o con Greenticket  telefonando all’899-500055.

Info:biglietteria del Teatro Comunale Giuseppe Verdi

tel. 0434247624

biglietteria@comunalegiuseppeverdi.it

www.comunalegiuseppeverdi.it