[img_assist|nid=15936|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]GORIZIA - Durante la Rivoluzione Francese la drammaturga e letterata francese Olympe de Gouges veniva condotta al patibolo, seconda donna a subire la sentenza capitale dopo Maria Antonietta. La ragione?
Olympe aveva scritto un trattato, “La dichiarazione dei diritti delle donne e delle cittadine” nel quale auspicava, tracciandone in 17 articoli, l’uguaglianza tra uomini e donne. Oggi, a oltre duecento anni di distanza e a sessanta dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, la vita e la Dichiarazione della De Gouges diventano uno spettacolo teatrale, grazie alla sinergia tra Provincia di Gorizia (Assessorato alle Pari Opportunità) ed Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione di Associazione “Spaesati”, Bonawentura, Teatro Stabile Sloveno e Università degli Studi di Udine – Corso DAMS.
Lunedì 17 novembre, alle 20.45, al Kulturni Dom di Gorizia e venerdì 21 novembre, alle 20.30, al Teatro Stabile Sloveno di Trieste andrà in scena lo spettacolo / lettura pubblica “1791 – La dichiarazione dei diritti delle donne e delle cittadine”. La drammaturgia di Sabrina Morena, anche regista del lavoro, ha congegnato una serata/evento nella quale a due figure del teatro italiano e regionale di grande spessore, Paola Pitagora per la replica di Gorizia e Maia Monzani per quella triestina, si affiancheranno Marcela Serli – insieme a Sara Beinat e alcuni studenti del Corso DAMS dell’Università degli Studi di Udine - e un nutrito gruppo di rappresentanti della società civile regionale al femminile, invitate a leggere gli articoli della Dichiarazione.
Attraverso le lettere, gli scritti e la sua requisitoria di difesa, tradotte per la prima volta in italiano, lo spettacolo ripercorre i momenti salienti della vita di Olympe de Gouges. Olympe incontra la giovane nuora Hyacinthe in cella pochi minuti prima di essere condotta al patibolo. Le consegna una lettera per il figlio, il suo orologio e una ricevuta del Monte di Pietà. In questi ultimi istanti ripercorre il processo e le ragioni della condanna, riflettendo sul ruolo della donna nella società e sognando la parità
fra gli esseri umani. Olympe da ultimo affida alla giovane Hyacinthe La Dichiarazione affinché si possa realizzare con le future generazioni.
“La Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina” fu formulata da Olympe de Gouges e pubblicata fra il 4 e il 14 settembre 1791 nella Parigi rivoluzionaria. Il progetto, presentato alla Convenzione, se approvato, avrebbe significato il riconoscimento per la donna degli stessi diritti del’uomo e quindi anche una sua presenza attiva nella sfera pubblica. Modellandoli sulla Dichiarazione dei diritti del 1789, Olympe de Gouges volge al femminile tutti i diritti, ampliandone alcuni sui temi riguardanti i figli naturali e le questioni di eredità.
Al progetto, come detto, prenderanno parte anche alcuni studenti del DAMS (Luca Fornasetti, Elisa di Montegnacco, Riccardo Saccotelli, Andrea Tomasin ed Elena Trangoni) e un nutrito gruppo di donne attive nella vita civile regionale, tra le quali Raffaella Bombi, delegata del Rettore dell’Università di Udine, Laura Fasiolo, membro della commissione Pari Opportunità della Friuli Venezia Giulia, numerose esponenti dell’amministrazione dei Comuni dell’Isontino come Silvia Altran e Serena Ninin, rappresentanti dei Circoli Culturali Sloveni e della Filologica Friulana, scienziate e medici come la matematica Barbara Fantechi della Sissa e la ginecologa Maura Zottar dell’Ospedale di Gorizia, imprenditrici come Anna Illy, esponenti delle realtà teatrali regionali come Livia Amabilino e Angela Felice, le mediatrici culturali e le donne dei Centri antiviolenza come S.O.S rosa di Gorizia e Goap di Trieste.
Lunedi 17 novembre 2008, ore 20.45
Kulturni Dom - GORIZIA
Venerdi 21 novembre 2008, ore ore 20.30
Teatro Stabile Sloveno - TRIESTE
1791, la dichiarazione dei diritti delle donne e delle cittadine
da Olympe De Gouges
con Paola Pitagora (a Gorizia) e Maia Monzani (a Trieste)
e con Marcela Serli
Sara Beinat e gli studenti e studentesse del DAMS
drammaturgia e regia di Sabrina Morena