[img_assist|nid=23787|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]PORDENONE - Il controverso e mai risolto rapporto tra letteratura e trasposizione cinematografica è lo spunto da cui nasce il progetto, in collaborazione fra Cinemazero, e pordenonelegge – Festival del Libro con gli Autori, Film da leggere, curato e condotto da Francesco Piccolo. L’idea, vecchia quanto il mondo, di decretare ogni volta se sia meglio il libro o il film è attualizzata da un confronto diretto fra i protagonisti nella scrittura di entrambi, autori e sceneggiatori, per verificare e sperimentare che tipo di relazione questi due linguaggi possono intessere, di volta in volta accesa, in conflitto, di ricerca, di dipendenza e così via.
Ad aprire quello che vorrebbe diventare un appuntamento fisso a pordenonelegge, è l’incontro di venerdì 18 settembre alle ore 16:00, presso il Convento Di San Francesco, in collaborazione con Sim2 Multimedia, con Francesca Archibugi e Umberto Contarello, rispettivamente sceneggiatrice e regista del film e scrittore del libro dal titolo Questione di cuore: lei arriva da un cinema intimista e semplice (Mignon è partita, Verso sera, Lezioni di volo), lui, ora al debutto letterario, è uno dei maggiori sceneggiatori contemporanei, avendo scritto per Carlo Mazzacurati, Silvio Soldini e Gianni Amelio, oltre che essere impegnato ora con Paolo Sorrentino nel film che avrà come protagonista Sean Penn. Francesca Archibugi nella decisione di trasporre sullo schermo l’opera prima di Umberto Contarello dice: Ho letto questo romanzo di questo mio amico sceneggiatore, quando era ancora in bozze con lo stesso titolo del film Questione di cuore. Mi è piaciuta molto la storia, proprio per come era articolata, e anche libera di poter essere abitata e reinterpretata. Quindi non è stata un’idea mia, ma un’idea che mi è stata regalata.
Sarà poi la volta, sabato 19 settembre alle ore 16:00, presso[img_assist|nid=23788|title=|desc=|link=none|align=right|width=550|height=640] l’Auditorium dell’istituto Vendramini, di uno dei maestri del cinema italiano, Paolo Taviani, che con il fratello Vittorio ha spesso scelto di confrontarsi con romanzi complessi, come Padre padrone (Palma d’oro a Cannes nel 1977) di Ledda, Kaos di Pirandello, o La masseria delle allodole, dal romanzo di Antonia Arslan. In più di trent’anni di cinema i fratelli Taviani sono riusciti sempre a cogliere il giusto equilibrio tra pagina scritta e messa in scena cinematografica, così da non tradire né il romanzo né il film, in un rapporto di “autonoma dipendenza”. Entrambi gli incontri di Film da leggere sono curati e condotti da Francesco Piccolo, scrittore e sceneggiatore (ha lavorato con Virzì, Moretti, Placido, Soldini) di grande successo. Collabora, inoltre, con riviste e quotidiani, fra cui la “Repubblica” e “Diario”.